2021, fuga da New York

19 Giugno 2021
Lettura 1 min

di Luigi Basso – Gli Stati Uniti stanno vivendo una serie di trasformazioni economiche, e dunque sociali, epocali, che la rivista Forbes ha paragonato ad un vero e proprio terremoto.
E’ bene dare un’occhiata oltre oceano per capire cosa accadrà a breve anche da noi.
In questi anni il mondo ha visto il fenomeno degli spostamenti di interi popoli da un continente all’altro: al di là dell’Atlantico si studia da tempo una nuova forma di esodo che non è più inter continentale, ma “endogeno”, tutto interno agli States.


Infatti, quel processo di “de-urbanizzazione” della popolazione, iniziato a comparire alcuni anni fa, è diventato ora tangibile ed innegabile avendo subito una accelerazione potentissima con la pandemia di Covid 19: i residenti delle grandi metropoli si spostano verso centri rurali.


Il fenomeno è stato senz’altro innescato dalla progressiva de-industrializzazione dei processi di produzione della ricchezza e dalla contemporanea automazione di quelli rimasti in loco, ma ha ricevuto uno slancio propulsivo a causa delle limitazioni sociali dovute alla pandemia: un conto è vivere il distanziamento in un Palazzo (anche se dotato di ogni comfort), un altro conto è affrontare lockdown e misure sanitarie in campagna o in un paesino di montagna vicino ad un lago, per dire.


Chi può, dunque, si sposta dalla grande città verso posti più vivibili, ecosostenibili, green, a misura d’uomo e simmetricamente chi resta nelle grandi città vede aumentare il numero di emarginati, senzatetto, tossicodipendenti, poveri, delinquenti.
Insomma, negli USA il fenomeno ormai è in quella fase che si definisce “della spirale”, in cui un evento si autoalimenta e acquista sempre più velocità per inerzia.
Tuttavia, un altro interessante fenomeno che viene attentamento monitorato dagli analisti è quello dei cosiddetti “leftfugees”, letteralmente “i profughi di sinistra”.
Oltre alla “de-urbanizzazione”, negli USA si assiste ad un travaso di abitanti che fuggono dagli Stati a guida Dem e si trasferiscono verso gli Stati Repubblicani: secondo le stime dell’US Census Bureau, la California, gli Stati di New York, Michigan, Illinois e New Jersey hanno perso già prima della crisi Covid 19 ben quattro milioni di residenti, scappati verso Texas, Florida, Tennessee, Ohio e Arizona.
La faccenda sta preoccupando non poco i repubblicani, in quanto l’esodo di abitanti dagli Stati Dem potrebbe portare a spostamenti anche negli Stati Blu degli equilibri elettorali: la paura, che viene declamata peraltro molto chiaramente, è che gli elettori Dem, dopo aver rovinato i loro Paesi con le loro politiche demenziali, si spostino negli Stati Conservatori per rovinarli.


Il fenomeno è iniziato anche in Europa e nella penisola italiana: in silenzio, ma in maniera sistematica, le aree rurali, interi lotti nelle campagne italiane, vengono acquistati a prezzi ancora molto contenuti da persone facoltose e persino da gruppi societari residenti nelle grandi città e anche all’estero.
I politici locali farebbero bene a iniziare a prendere provvedimenti (quelli nazionali è bene che non facciano nulla).

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
Hosting: Stefania Piazzo

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Servizio Precedente

Confusione sotto il cielo. Cts, se rifiuti il mix ti rifai Astrazeneca

Prossimo Servizio

Oggi, più di ieri, ci vuole un fiore. Come ci manchi, Sergio Endrigo

Ultime notizie su Cronaca

Il tacchino del primo maggio

di Stefania Piazzo – La festa dei lavoratori e dei loro diritti è un cardine della democrazia. Il rispetto della vita sul lavoro è imprescindibile. Dai diversi leader sindacali e politici sentiremo

Alle elezioni europee torna in pista il partito-taxi

di Roberto Gremmo – Non è una novità, perché venne inventato negli anni sessanta dal padrone dell’Eni Enrico Mattei che a chi gli rimproverava rapporti disinvolti, lui democristiano, coi neofascisti, dichiarava senza
TornaSu

Don't Miss