Il caso Lollo

22 Novembre 2023
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La fermata a Ciampino “non ha comportato ulteriore ritardo per i viaggiatori, ne’ ripercussioni sulla circolazione, ne’ costi aggiuntivi per l’azienda”. Lo afferma Trenitalia in merito alla corona straordinaria per far scendere il ministro dell’Agricoltura, della Sovranita’ alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida . “Il treno si e’ fermato poco dopo Roma Termini per quanto stava accadendo in linea e la deviazione via Cassino e’ stata decisa anche in virtu’ della fermata gia’ prevista a Napoli Afragola. Dopo la ripartenza, e’ stata disposta la fermata presso la stazione di Ciampino, dove sono scese le istituzioni presenti a bordo, per poter far fronte a impegni istituzionali.Le motivazioni per cui un treno effettua una fermata straordinaria sono diverse.Fra queste, ad esempio, interventi del 118, presenza a bordo di viaggiatori intemperanti o casi di ordine pubblico”, aggiunge Trenitalia.

Ma le polemiche inondano la giornata politica. “Matteo Renzi si deve semplicemente vergognare per gli attacchi al ministro Lollobrigida . Nella giornata di ieri il ministro dell’Agricoltura non si recava certo a una conferenza – dietro lauto compenso – organizzata dai principi sauditi per definire come nuovo Rinascimento le condizioni di un Paese in cui vengono violati i diritti civili. Il ministro Lollobrigida , invece, andò a Caivano per inaugurare un giardino simbolo del riscatto di una popolazione dalla criminalità e ci andò con un mezzo pubblico come il treno Frecciarossa”. Lo dichiara il capogruppo alla Camera di FdI, Tommaso Foti. “Per altro – prosegue -, come comunicato da Trenitalia, la fermata a Ciampino non ha comportato ulteriore ritardo per i viaggiatori, né ripercussioni sulla circolazione, né costi aggiuntivi per l’azienda. Lollobrigida, dunque, è andato a Caivano non certo con un aereo come l’Air Force Renzi che è costato la bellezza di 150 milioni di euro, soldi che potevano essere spesi per la sanità e per altre esigenze fondamentali, secondo l’attuale retorica renziana.Dal suo partito hanno avuto perfino il coraggio di sostenere che quell ‘aeroplano simbolo di una megalomania sfrenata venga usato dall’attuale presidente Meloni, quando l’Air Force Renzi rimane nell’hangar da 5 anni a fare la muffa”. 

“La vicenda del ministro Lollobrigida è paradossale. Come mai il ministro Salvini non ha usato, in questa circostanza, la stessa solerzia dimostrata in occasione della precettazione: in questo caso, non c’era una collettività, già provata dai ritardi della circolazione ferroviaria, che doveva essere tutelata? Al ministro Lollobrigida è stato assicurato un servizio con fermata personalizzata: le Ferrovie dello Stato garantiscono, forse, lo stesso trattamento ai cittadini comuni che hanno urgenti altrettanto importanti, magari riguardanti la loro salute?”. Così in una nota la segretaria confederale Uil Tiziana Bocchi. 

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