di Gigi Cabrino – L’economia piemontese tiene, nonostante il difficile contesto internazionale e la salita dei prezzi degli ultimi mesi non c’è un finale d’anno col botto ma non c’è stato nemmeno un crollo del PIL regionale.
Il comitato Torino finanza ha pubblicato le stime di crescita del Piemonte nel 2023 con l’innovativo sistema di calcolo Pilnow.
A novembre c’è la possibile conferma di una crescita annuale del Pil piemontese dello 0,9%. Ma conterà molto il periodo di Natale. A prezzi costanti (depurando il Pilnow dall’inflazione), il valore del Pil regionale degli ultimi 12 mesi è di 135 miliardi (33,4 nel terzo trimestre), mancano ancora 4 punti percentuali di crescita e 7 miliardi per ritrovare il livello del reddito prodotto in Piemonte nel 2008.
I ricercatori del Comitato Torino Finanza sottolineano, fra gli aspetti negativi, l’inflazione, che, pur in via di riduzione, è penetrata nei comportamenti e sta probabilmente deprimendo i consumi, che avevano tenuto nella primo trimestre dell’anno. E non si avverte ancora il segnale di rialzo.
Il Pilnow registra però anche aspetti positivi: la recessione, anche se tecnica, non c’è stata; i dati sono almeno in linea con la media nazionale o lievemente migliori; la cultura, settore tradizionalmente fragile, e il turismo compensano il rallentamento dei consumi.
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