di Stefania Piazzo – E’ noto, il 19 settembre è il compleanno di Umberto Bossi. Intanto auguri ad un segretario vero. Sono, di fatto, 82 anni di storia del Nord e delle sue battaglie politiche. Ma è soprattutto il passaggio battaglie “politiche” a fare la differenza. La visione politica di Bossi non è la visione politica di Salvini. Quella di Salvini non è politica. E’ strategia populista. Quella del “Capo” è stata sempre una visione istituzionale, ribelle, antisistema, ma non distruttiva.
Bossi ha il senso delle istituzioni, il fiuto della politica che non spezza le relazioni, finge di farle saltare da guastatore ma sa qual è il limite. Quella dell’attuale segretario della Lega Salvini Premier, è una visione che si intesta un partito, ci mette su il proprio nome e non ha il senso del limite. Entra in cristalleria e butta giù tutto. La politica della ruspa in tv. Con i suoi uomini di fiducia. Degli statisti.
Bossi aveva il senso delle relazioni, in Europa. E oltreoceano. Epica la citazione di Clinton sulla “Padania produttiva”. Altro che foto con Trump o Putin. “Lombardia è Europa”, gridava uno dei suoi più bei manifesti della prima ora.
Invece Salvini a Pontida consacra con Le Pen l’antieuropeismo. Che questa Europa possa piacere è quasi impossibile, ma la politica, anzi, il senso della politica, impone liturgie diverse, senza la coreografia di un prato semideserto, con i fumi delle salamelle e le grida manzoniane. Portano all’isolamento. E isolamento c’è.
Umberto Bossi non ha mai isolato la Lega, ha fatto il patto delle sardine, ha fatto cadere Silvio Berlusconi, ha portato D’Alema sul palco di un congresso al Palatrussardi. Ha giocato le sue carte come a poker, ma non ha mai chiamato a stare a braccetto per avere consenso, chi scommette sulle paure, sui muri contro muri. Non ha mai contrapposto buoni e cattivi ma centralisti contro autonomisti, federalisti.
Oggi è il compleanno di un leader politico che ha insegnato a tanti la politica e a ragionare politicamente. Ad avere una visione, a non fermarsi al consenso. Peccato Salvini fosse assente in aula.