Tradizione non è infliggere dolore – La Corte dei diritti umani Ue conferma: no macellazione kosher senza stordimento. Ma la replica comunità ebraiche è: libertà di religione considerata inferiore ad animali

14 Febbraio 2024
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 La Corte europea dei diritti umani ha confermato ieri la legittimità delle decisioni delle regioni fiammighe e vallone del Belgio che richiedono che tutti gli animali macellati per il consumo umano siano uccisi solo dopo aver utilizzato procedura di stordimento adeguata, vietando di fatto la Shechita (kosher), in contrasto con gli articoli 9 e 14 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Decisione fortemente criticata dalle associazioni ebraiche: dall’Associazione Ebraica Europea (EJA), che invita il governo belga e tutti gli altri governi e parlamenti del continente a prendere immediatamente tutte le misure necessarie per modificare la sentenza che discrimina ebrei e musulmani, ma anche dal Congresso Ebraico Europeo, che esprime “profonda preoccupazione”.

L’Associazione Ebraica Europea (EJA) ha appreso con profondo shock la sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani contro i diritti umani, la libertà di religione e di culto di ebrei e musulmani. “La determinazione implicita del verdetto distorto è che i diritti di questi cittadini alla libertà di religione e di culto sono addirittura inferiori a quelli degli animali “, ha dichiarato il presidente dell’EJA, il rabbino Menachem Margolin, avvertendo che le severe restrizioni imposte agli ebrei per vivere secondo la loro fede porteranno a gravi danni al tessuto della vita in tutto il continente.

In una lettera inviata ai capi di Stato europei, il Forum dei leader europei per la lotta all’antisemitismo dell’EJA, presieduto dal 10° presidente dello Stato di Israele, Reuven Rivlin, e comprendente ex capi di Stato europei di spicco: Sebastian Kurz, Manuel Valls, Matteo Renzi, Petar Stoyanov, Andrej Babiš, Prokopios Pavlopoulos, Borut Pahor, Milo Ðukanovic e Stefan Lofven, chiede ai governi e ai parlamenti di promulgare le leggi che si impegnano a mantenere la libertà di religione e di culto dei cittadini del continente, compresa la macellazione kosher e Halal. Anche il Congresso Ebraico Europeo esprime profonda preoccupazione per il futuro della vita comunitaria ebraica in Europa, dopo che un’alta corte europea ha confermato il divieto di Shechita, la macellazione ebraica di Animali da carne, imposto da due regioni belghe. Reagendo alla decisione presa martedì dalla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, il presidente dell’EJC, Ariel Muzicant, ha dichiarato: “Le restrizioni su aspetti fondamentali della libertà di espressione religiosa ebraica, insieme a un contesto di massiccio aumento degli attacchi antisemiti contro le comunità ebraiche, ci portano a considerare seriamente se gli ebrei hanno un futuro in Europa”. “Questa decisione dimostra che la legislazione di base dell’Unione Europea che consente agli Stati membri di derogare alla protezione della Shechita e di imporre divieti selettivi non protegge le comunità minoritarie in Europa e le loro pratiche religiose”, ha aggiunto. “Chiediamo alla Commissione europea e al Parlamento europeo di emanare una legislazione che protegga veramente questi diritti fondamentali e di dare un significato reale alle loro affermazioni di lunga data, secondo le quali essi favoriscono la vita ebraica in Europa”. 

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