“Forte preoccupazione” per il futuro dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco (Napoli), è stata espressa, “nonostante le ultime dichiarazioni rassicuranti del Ceo Tavares”, dai rappresentanti sindacali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Uglm, nel corso di un consiglio in fabbrica. Il Ceo di Stellantis, ieri, ha infatti sottolineato che “sicuramente c’è un futuro per Pomigliano e Mirafiori”, annunciando che la Panda “sarà sostituita”. Ma le preoccupazioni, sottolineano le Rsa, che annunciano iniziative di protesta ed una manifestazione in città, nascono proprio dal fatto che “le uniche notizie ufficiali sono che il 2026 sarà l’ultimo anno di produzione della Panda”, modello che “ha consentito la sopravvivenza dello stabilimento”.
“Riteniamo inaccettabile che la nuova Panda sia prodotta in un Plant estero – hanno aggiunto i rappresentanti sindacali – le dichiarazioni di Tavares devono essere formalizzate in un tavolo tra Governo, azienda e parti sociali. La politica degli annunci deve essere accompagnata da atti concreti attraverso la presentazione di un piano industriale che garantisce, nella transizione all’elettrico, la piena occupazione per lo stabilimento di Pomigliano e in generale la salvaguardia del settore automotive italiano, industria strategica per l’intero Paese, garantendo anche un indotto sempre più in difficoltà”. I sindacalisti, infine, annunciano un’assemblea dei lavoratori per il 23 febbraio prossimo, “per indicare un percorso di mobilitazione che porti ad una manifestazione pubblica nel cuore della città simbolo dell’automotive”. L’assemblea si svolgerà subito dopo il Consiglio comunale monotematico per discutere del futuro dello stabilimento, convocato dalla locale amministrazione guidata dal sindaco Lello Russo a sostegno dei lavoratori e dell’indotto.