“Sono lavoratori indispensabili, ma non vengono trattati come tale. E’ una questione di rispetto del lavoro, di dignita’ dei lavoratori e delle lavoratrici, di sicurezza per loro e per voi”. In una ‘lettera appello’ ai cittadini Filt Cgil, Fit Cisl e e Uiltrasporti spiegano le ragioni del primo sciopero nazionale dei 40.000 lavoratori di Amazon, proclamato per lunedi’ 22 marzo. I sindacati chiedono “attenzione e solidarieta’” perche’ questo servizio “continui a essere svolto nel migliore dei modi possibili”. “I drivers che consegnano materialmente la merce – spiegano i sindacati nell’appello – arrivano a fare anche 44 ore di lavoro settimanale e molto spesso per l’intero mese, inseguendo le indicazioni di un algoritmo che non conosce ne’ le norme di regolazione dei tempi di vita e di lavoro ne’ tantomeno quelli del traffico delle nostre citta’. Si toccano punte di 180/200 pacchi consegnati al giorno. Dentro i magazzini si lavora 8 ore e mezzo con una pausa pranzo di mezz’ora. Ma nessuna verifica dei turni di lavoro, nemmeno nei magazzini di smistamento. Nessuna contrattazione, nessun confronto con le organizzazioni di rappresentanza sui ritmi di lavoro imposti e per il riconoscimento dei diritti sindacali. Nessuna clausola sociale ne’ continuita’ occupazionale, per i drivers, in caso di cambio fornitore. Nessuna indennita’ contrattata per Covid-19, in costanza di pandemia”.
Sciopero 40mila lavoratori Amazon il 22 marzo. Sindacati: algoritmo non può valere più dei diritti
Ultime notizie su Economia
CONFESERCENTI: BENE DATI SU PIL E INFLAZIONE MA MANCA LA SPINTA DEL PNRR
di Gigi Cabrino – È un’analisi positiva quella che Confesercenti fa dei dati su mini crescita del pil e inizio di rallentamento dell’ inflazione; tuttavia manca, per la confederazione, la spinta attesa
E’ costante il calo dei nostri stipendi. In Europa agli ultimi posti ma il potere d’acquisto non è nei programmi elettorali
Nel 2022 gli stipendi italiani hanno segnato un -3,4% rispetto al 2019, l’ultimo anno pre Covid. Nel Belpaese i salari medi lordi nel 2019 erano pari a 46.460 dollari a parità di potere d’acquisto,
La spesa sanitaria più bassa in Europa
La spesa sanitaria pubblica italiana è “nettamente inferiore a quella dei principali paesi europei, sia in valore pro capite che in percentuale del Pil”. Lo evidenzia una analisi elaborata e pubblicata dalla
La politica agricola comune non è a misura di imprese
Come primo vicepresidente del Comitato europeo delle organizzazioni professionali agricole (Copa) il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, è stato presente ad un incontro con la presidente della Commissione europea, Ursula von der
Al Nord le imprese si “rubano” i dipendenti più bravi
Al Nord le imprese si ‘rubano’ i dipendenti più bravi: con un aumento del 29% delle dimissioni volontarie, ormai è fuga dal posto fisso. Per frenare questo fenomeno le Pmi stanno aumentando