di Gigi Cabrino – Nel primo trimestre 20022 le esportazioni sono cresciute del 17,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente attestandosi a 13,5 miliardi, mentre le importazioni sono state pari a 10,6 miliardi in crescita del 28,3% rispetto al primo trimestre 2021; la bilancia commerciale piemontese presenta un saldo positivo di 2,9 miliardi di euro, in un periodo che, pur iniziando ad accusare le conseguenze delle tensioni internazionali nell’Est Europa, non sconta ancora in maniera piena delle conseguenze del conflitto ucraino.
Confrontando questi dati con quelli delle principali regioni esportatrici del paese, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, emerge come, anche in questo caso, il Piemonte abbia mostrato una crescita più ridotta rispetto a quanto registrato da Lombardia (+23,6%), Emilia Romagna (+24,0%) e Veneto (+19,9%); il Piemonte si conferma, comunque, quarta regione per esportazioni nella penisola.
Interessanti anche i dati della composizione dell’export piemontese in crescita del 14,7% relativamente ai mercati UE e del 21,9% nei mercati extra UE, grazie soprattutto alla ripresa del mercato britannico.
Il presidente di Unioncamere Piemonte Gian Paolo Coscia ha commentato; “In questo primo trimestre dell’anno, il trend piemontese è positivo, ma non così performante come quello italiano e delle altre regioni nostre competitor quali Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Le esportazioni dei nostri prodotti sono ovviamente condizionate dal clima di incertezza geo-politico e dalle preoccupazioni legate al caro energia e al rialzo dei tassi d’interesse. Dobbiamo continuare ad adottare politiche che aiutino le nostre imprese a internazionalizzarsi e dobbiamo investire in progetti innovativi e ad alto contenuto tecnologico, nel pieno rispetto ambientale”.