“La Direzione Centrale Antifrode dell’Inps ha focalizzato l’attenzione sugli amministratori locali, sui quali appariva opportuno un approfondimento. Attinti i dati degli amministratori locali e parlamentari, questo controllo e’ stato effettuato per valutare il diritto a ricevere il BONUS“. Mentre si allunga la lista dei consiglieri regionali che avrebbero ricevuto il bonus, il presidente dell’Inps Pasquale Tridico in audizione all’ufficio di presidenza della Commissione Lavoro ha fatto sapere che altri “approfondimenti sono in corso”.
“Al 30 di maggio sono stati già pagati i Bonus ai politici, ora non possiamo fare altro che il recupero degli indebiti”. “Sulla questione dei nomi abbiamo interrogato il Garante, è partita la lettera ieri. Se ci fa pervenire richiesta formale dalla Presidenza, valuteremo col Garante se fornire i nomi”.
Ad allungare l’elenco dei nomi che starebbero emergendo ci pensa Il Fatto Quotidiano.
“Ci sono i casi già emersi nei giorni scorsi in Piemonte di Matteo Gagliasso e Claudio Leone, che ha parlato di una scelta presa “forse a cuor leggero“. Il leghista ligure Alessandro Puggioni invece ha annunciato che non si candiderà dopo aver preso il bonus. Mentre la new entry di giovedì è Alex Galizzi, consigliere in Lombardia. Che per giustificare i soldi incassati dall’Inps va in cortocircuito: prima dice che è stato lui stesso a dare “l’ok per richiederlo”, poi però se la prende con la legge perché “bastava mettere un limite sul reddito dell’anno precedente e problemi non ce ne sarebbero stati”.
E, riporta ancora Il Fatto: “Con il consigliere del Pirellone diventano nove gli esponenti regionali del Carroccio coinvolti, oltre al caso del sindaco leghista di Treviglio, Juri Imeri. La Lega lo sta difendendo: “Non si toccano gli amministratori locali”. La sua indennità è pari a 3.346 euro lordi al mese e lui a ilfattoquotidiano.it si lamenta per “una vacanza rovinata“.
(red)