L’ex ministro della Giustizia cinese, Fu Zhenghua, e’ stato condannato a morte con due anni di sospensione della pena per corruzione e favoritismo. Lo riporta l’emittente “Cctv” citando il verdetto emanato dal tribunale intermedio di Changchun, nella provincia nord-orientale di Jilin. La pena capitale con sospensione di solito puo’ essere commutata con l’ergastolo, a condizione che l’imputato mostri segni di redenzione. In caso di commutazione della pena, Fu verrebbe condannato alla reclusione a vita senza condizionale. Nel mese di luglio, l’ex ministro della Giustizia ha ammesso di aver accettato tangenti per un totale di oltre 16,50 milioni di dollari.
Cina, l’ex ministro della Giustizia condannato a morte per corruzione e favoritismo. Pena forse diventerà ergastolo
Ultime notizie su Cronaca
Reporter Senza Frontiere, Italia perde 5 posizioni nella libertà di stampa
L’Italia perde cinque posizioni nella classifica internazionale sulla liberta’ di stampa del 2024 stilata da Reporter Senza Frontiere, passando dal 41mo al 46mo posto, con una citazione per il caso della possibile
Il tacchino del primo maggio
di Stefania Piazzo – La festa dei lavoratori e dei loro diritti è un cardine della democrazia. Il rispetto della vita sul lavoro è imprescindibile. Dai diversi leader sindacali e politici sentiremo
Liste d’attesa, medici Cimo: Sanità integrativa diventa sempre più sostitutiva
“L’imminente decreto sulle liste d’attesa, annunciato dal Ministro della Salute Orazio Schillaci, offre l’opportunità di esprimere il nostro punto di vista su una questione particolarmente sentita sia dai cittadini che dagli operatori sanitari
COME CI GOVERNANO – Bilanci Comuni. Virtuosi al Nord. In Sicilia, Calabria e Campania meno di uno su tre tempestivi nel mettere giù i conti
Comuni diventati virtuosi nella presentazione dei bilanci di previsione. Quest’anno sette su dieci già a metà febbraio avevano approvato e trasmesso il documento e alla data del 15 marzo la percentuale di
Liste d’attesa contro la legge. Federcontribuenti; 600 euro l’anno di tasca nostra
“È giunto il momento di dire basta ad offendere la Costituzione. Non tutelare appieno la salute pubblica, con liste d’attesa inconcepibili, comporta ansie e preoccupazioni nei cittadini. Noi come Associazione dei Contribuenti