di Roberto Gremmo – E’ uscito in questi giorni un nuovo numero di “Remmalju” pubblicato dal Centro studi Walser dell’isola linguistica tedesca valsesiana di Rimella.
Sono ormai trentadue anni che i difensori dell’identità montanara diffondono coraggiosamente questo periodico che rappresenta una testimonianza importante di resistenza alla massificazione ed alla distruzione delle culture autentiche della nostra montagna.
Fra i molti saggi della rivista, mi ha favorevolmente colpito la testimonianza di Davide Filie’ sulla sua straordinaria esperienza controcorrente di scuola linguistica di montagna, la “Remmaljer Schiol” dove questo coraggioso difensore culturale insegna la parlata “tittschu” che, com’è noto, e’ la più minoritaria delle lingue del Piemonte.
Nelle intenzioni del maestro, la scuola di Rimella e’ un cenacolo di memoria, “un luogo familiare in cui i parlanti possano riflettere sulla loro lingua, confrontandosi e condividendo le proprie conoscenze, recuperando vecchi modi di dire, espressioni ormai quasi dimenticate ma meritevoli di essere salvate dall’oblio” per mantenere vivo “un idioma che ha lottato per secoli per sopravvivere tra mille difficoltà, come un larice che, ostinatamente, nasce e cresce attaccato alle rocce, quasi in assenza di terra, ma con la forza delle sue radici che lo tengono ben ancorato al luogo in cui ha visto la luce”.
E tuttavia mantenere viva la tradizione linguistica non basta ed ha ben ragione lo stesso Davide Filie’ sostenendo che “per salvare il tedesco di Rimella e’ necessario che i suoi parlanti riscoprano la propria appartenenza al mondo transalpino da cui provengono”.
Per mettersi in contatto con il Centro studi Walser ed acquistare la rivista “Remmalju” ci si può rivolgere allo Sportello Linguistico del Comune di Rimella, telefono 016355203 o scrivendo a rinoldipiera@virgilio.it