Con l’avanzare dei contagi sono a rischio le vacanze di 10 milioni di italiani a Capodanno, per una spesa di 4,1 miliardi solo per i turisti nazionali, dei quali quasi 1/3 destinato al cibo, tra souvenir e pranzi e cenoni in ristoranti e agriturismi. E’ quanto stima la Coldiretti sugli effetti delle crescenti preoccupazioni per gli effetti della variante Omicron che ha portato in molti casi a disdette. A pagare il prezzo più salato sono – sottolinea Coldiretti – le strutture impegnate nell’alloggio, nell’alimentazione, nei trasporti, divertimenti, shopping e souvenir con la cancellazione di molti eventi legati al Natale e Capodanno nelle località turistiche, a partire dalle tradizionali feste in piazza. In montagna gli effetti si fanno pero’ sentire sull`intero indotto delle vacanze, dall’attività dei rifugi alle malghe fino alle aziende agricole con le attività di allevamento e coltivazione impegnate a garantire le forniture alimentari. Proprio dal lavoro di fine anno dipende buona parte della sopravvivenza delle strutture agricole che svolgono un ruolo fondamentale per il presidio del territorio contro il dissesto idrogeologico, l’abbandono e lo spopolamento. Un numero crescente di italiani sta ripensando i programmi iniziali magari organizzando una vacanza di prossimità soprattutto nei piccoli borghi che consentono di coniugare la voglia di tranquillità con la possibilità di godere di spazi di libertà più ampi lontano dalle città o dai luoghi turistici più affollati. Questo fenomeno è favorito anche – continua Coldiretti – dalla diffusione capillare nei piccoli comuni di una rete composta da 24 mila strutture agrituristiche con 253 mila posti letto e quasi 442 mila posti a tavola secondo Campagna Amica Terranostra. Ma l’interesse dei turisti per i piccoli centri è importante – conclude Coldiretti – anche per la ricerca del buon cibo con il 16% dei vacanzieri che partecipa ad eventi gastronomici che aiutano a salvare una parte consistente del patrimonio agroalimentare Made in Italy a partire dai 5333 prodotti alimentari tradizionali coltivati da generazioni dagli agricoltori che non hanno solo un valore economico ma anche storico, culturale ed ambientale ma garantiscono la sopravvivenza della popolazione anche nelle aree interne più isolate.
Nuove regole, saltano le vacanze per 10 milioni di italiani
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