Il tribunale del Riesame ha confermato il sequestro di alcune centinaia di migliaia di euro per la societa’ che gestisce il Papeete Beach di Milano Marittima, stabilimento noto anche perche’ meta delle vacanze di Matteo Salvini. L’accusa e’ di aver utilizzato fatture relative a operazioni ritenute inesistenti per evadere le imposte. Al centro dell’inchiesta della Guardia di Finanza di Ravenna c’e’ una societa’, la ravennate Mib Service, nata con il dichiarato scopo di affiancare gli imprenditori del settore turismo, ristorazione e discoteche fornendo loro consulenze mirate ma in realta’ trasformandosi, secondo gli inquirenti, in una sorta di ‘cartiera’. Dopo il sequestro e un primo Riesame che aveva confermato la misura, i difensori della titolare, Rossella Casanova, gli avvocati Antonio Petroncini e Chiara Rinaldi, avevano fatto ricorso in Cassazione che aveva annullato con rinvio. Dopo una nuova udienza al Riesame del 28 ottobre e’ arrivato il dispositivo della decisione, che conferma il primo rigetto. “Aspettiamo di vedere le motivazioni, riservandoci un nuovo ricorso in Cassazione, che aveva dato alcune indicazioni e che non comprendiamo come sia possibile che il provvedimento sia stato confermato. Sottolineiamo che si tratta di operazioni tributarie in cui e’ pacificamente riconosciuto da tutti che non c’e’ stato alcun danno erariale. L’Iva e’ sempre stata regolarmente versata dal Papeete a Mib e da Mib allo Stato, senza alcuna eccezione”, dice l’avvocato Petroncini.
Evasione tasse – Tribunale Riesame conferma sequestro a società del Papeete
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