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Olimpiadi all’italiana? Scende in pista la Corte dei Conti. E Magoni: A Lombardia piace soluzione bob a S. Moritz, è vicina a Bormio e Livigno

Tanto tuonò che piovve. La Procura della Corte dei Conti del Veneto ha aperto un fascicolo in relazione all’abbandono del progetto per la nuova pista di bob di Cortina, in vista delle Olimpiadi 2026. Al momento l’iniziativa è contro ignoti – riferisce il Gazzettino – ma i magistrati contabili vogliono fare chiarezza sul perché si sia impiegato tanto tempo, prima di capire he il progetto non sarebbe stato realizzato, e su quanti soldi pubblici sono stati già spesi, a questo punto inutilmente. Il fascicolo è stato aperto sulla base delle notizie di stampa che in settimana riportavano l’annuncio del presidente del Coni, Malagò, sulla decisione del Governo.

Il quadro diventa anche politico dopo le dichiarazioni di un esponente della giunta lombarda. Sul tema della pista da bob per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 “ci sono stati degli errori”, ma la scelta di Saint Moritz per questa disciplina, oltre a essere sostenibile economicamente puo’ rappresentare un’opportunita’ per Bormio e Livigno. Lo dice a Nova Lara Magoni, sottosegretario con delega allo Sport e Giovani di Regione Lombardia, ed ex campionessa di sci. Ieri mattina il Cda di Fondazione Milano Cortina si è riunita  per ridisegnare la distribuzione dei Giochi invernali dopo il cambio di passo sulla pista del bob che si sarebbe dovuto realizzare a Cortina d’Ampezzo, ma secondo il governo, la soluzione, per la quale sarebbe necessario un investimento da 120 milioni, e’ troppo oneroso.

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia ha ribadito di considerare lo spostamento delle gare all’estero come “extrema ratio”, ma la sua rabbia per quanto “comprensibile, deve finire li’, perché’ nel 2019 quando e’ stato presentato un dossier, ognuno ha scelto quello che desiderava” sottolinea Magoni, evidenziando che sul tema della pista del bob “ci sono delle responsabilita’, non sono io che devo dire chi e’ stato, non mi interessa”, ma nel 2019 “ci fu l’ acclamazione sulla sostenibilità”, ricorda Magoni. Non so se la pista da bob, quando Zaia l’ha chiesta, era già sostenibile perché a vedere quello che sta accadendo sembrerebbe che sia stato un errore, forse la loro scelta sulla disciplina”. Invece Regione Lombardia si è presa le disciplina che “riteneva all’altezza di portare avanti, ha messo in campo oltre 500 milioni di euro pubblici per le Olimpiadi perche’ ci crede” rimarca il sottosegretario allo Sport. 

 Le Olimpiadi , pero’, non sono una questione solo sportiva, ma connessa a un’ampia gamma di interessi, tra cui il tema dell’ospitalita’, dell’occupazione e del turismo. “Il mondo sara’ Milano e Milano sara’ il mondo, perche’ ci saranno tutte le case delle nazioni partecipanti ai Giochi olimpici” spiega Magoni, che conferma di essere allineata “con il presidente Fontana e il collega Sertori. Anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala e’ al nostro fianco”, perche’ il capoluogo lombardo “cambiera’ volto”. 

Milano diventera’ la crocevia per milioni di persone da ogni Paese, diventando “un’attrazione per i giovani dall’estero a venire in Lombardia”.

 Se il bob verra’ spostato a Saint Moritz “con il passo Forcola, potrebbe essere un’opportunita’ di congiunzione. Bormio e Livigno sono tra le destinazioni piu’ belle in Europa”. Inoltre, da Milano in due ore e mezza si arriva a Bormio, in tre ore a Livigno” sottolinea Magoni che si rivolge poi ai giovani chiedendo loro di impegnarsi in primo piano per il carattere internazionale di questo evento: “I devono giovani essere i primi protagonisti e Ambassador di queste Olimpiadi. Gli studenti devono mettersi in gioco come volontari” perche’ “sotto quei cinque cerchi olimpici c’e’ tutto quello che rappresenta la civilta’ del mondo”. Un messaggio finale di Magoni per chi vivra’ l’Olimpiade in prima persona e’ che si tratta di “un atleta fortunato e fortunata, perché rimane nel cuore. Dopo 25 anni, ho ancora la stessa gioia per quella partecipazione. Coloro invece che affiancheranno l’Olimpiade devono ricordarsi che per loro e’ una grande opportunita’. Voglio ricordare che il mondo e’ a casa nostra fra due anni”. 

credit foto max-kukurudziak-T8FhcniL_Vg-unsplash

Redazione

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