Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, sara’ oggi in missione in Egitto dove incontrera’ il presidente Abdel Fatah al Sisi e l’omologo Sameh Shoukry. Al centro dei colloqui, la situazione in Israele a seguito degli attacchi terroristici di Hamas, secondo quanto riferisce una nota della Farnesina. Sabato 7 ottobre, il gruppo armato palestinese Hamas ha lanciato razzi su Israele ed effettuato un’incursione terrestre nel sud di Israele provocando morte e distruzione. “L’Egitto e’ un grande Paese del mondo arabo e puo’ giocare un ruolo di primo piano per mediare tra le parti e per favorire una immediata de-escalation sul terreno”, ha commentato il vicepremier, “e l’Italia vuole lavorare con i principali partner della regione per far cessare al piu’ presto questa barbara violenza “. Da parte italiana, verra’ sollevata la possibile istituzione di corridoi umanitari per la liberazione dei prigionieri detenuti a Gaza, in particolare bambini, donne e anziani. A margine della riunione della Lega araba, che si terra’ oggi al Cairo, il ministro Tajani avra’ un incontro bilaterale con il segretario generale Ahmed Abdoul Gheit, per acquisire elementi aggiornati sulle iniziative diplomatiche che i Paesi arabi intendono mettere in campo e per ribadire l’impegno dell’Italia a contribuire al rilancio del processo di pace in Medio Oriente.
Tra gli obiettivi della visita, anche la conferma del rapporto bilaterale, avviato dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Sharm el Sheik lo scorso autunno. “Vogliamo rilanciare la cooperazione italo-egiziana su tutta una serie di dossier prioritari”, ha dichiarato Tajani, secondo il quale “l’Egitto ha una rilevanza strategica sia come attore chiave per gli equilibri regionali sia come partner di primaria importanza per il contrasto al traffico di migranti e per la sicurezza energetica del nostro Paese”. “Anche in questa occasione, intendo sollevare con forza il caso Regeni, chiedendo alle autorita’ egiziane segnali concreti”, ha precisato il vicepremier. “Dopo la recente sentenza della Corte costituzionale, che permettera’ al processo di proseguire, chiediamo che venga favorita la partecipazione al processo degli imputati”, ha concluso. Nel corso dell’incontro tra i due ministri degli Esteri verra’ adottata una “Dichiarazione congiunta” sui temi migratori, che recepisce i principi del “Processo di Roma”. Si tratta di un importante passo avanti per il rafforzamento della collaborazione con Il Cairo, con l’obiettivo di lottare contro il traffico di esseri umani e contrastare l’arrivo in Italia di migranti irregolari. L’Egitto ha infatti un ruolo chiave, in quanto Paese di origine e di transito dei flussi diretti in Europa. (fonte Nova)
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