Categorie: Israele in guerra

Onu, Italia si astiene su risoluzione per tregua a Gaza. Israele ha lanciato la notte della rabbia. E l’Iran minaccia gli Usa

Quella appena trascorsa è stata la “peggiore notte” dall’inizio della guerra per l’intensità dei bombardamenti. Lo hanno riferito ad Haaretz alcuni residenti della Striscia di Gaza, secondo i quali ci sono stati attacchi incessanti da parte delle forze armate israeliane nella parte orientale della città, dal campo profughi di Jabaliya a Bet Lahiya e Bet Hanun. Sono stati segnalati attacchi anche nella Striscia centrale ea Khan Yunis nel sud. Inoltre Hamas hanno riferito di aver combattuto contro le truppe israeliane nel nord di Gaza. Al momento non si hanno informazioni su vittime e feriti degli attacchi notturni, dal momento che le comunicazioni con gli operatori sanitari sono interrotte.

“Stasera inizia la nostra vendetta”. Lo aveva detto in un’intervista a MSNBC, Mark Regec, consigliere senior del premier israeliano Benjamin Netanyahu. “Hamas sentirà la nostra ira”.

 L’Italia e’ tra i membri Parsi che si sono astenuti durante il voto della risoluzione che chiedeva la tregua a Gaza, presentata dagli stati arabi, e approvata a larga maggioranza dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Astenuti anche Regno Unito e Germania. A favore ha votato, tra gli altri, la Francia.

Israele intanto “respinge apertamente il deprecabile appello dell’Onu per un cessate il fuoco”. Lo ha scritto via X (ex Twitter) il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen. “Intendiamo agire per eliminare l’organizzazione terroristica di Hamas proprio come il mondo ha agito contro i nazisti e l’organizzazione terroristica dell’Isis”, ha aggiunto.

 L’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite Gilad Erdan dopo il voto ONU sulla risoluzione che chiede il cessate il fuoco in Medio Oriente ha dichiarato che “le Nazioni Unite non hanno più alcuna legittimazione né rilevanza”. L’ambasciatore ha poi accusato i Paesi che hanno votato la risoluzione giordana di preferire a Israele “la difesa del terrorismo nazista”. “Questa ridicola risoluzione – ha detto ancora Erdan – ha la sfacciataggine di chiedere una tregua. L’obiettivo di questa tregua è che Israele smetta di difendersi da Hamas, così che Hamas ci possa continuare ad attaccare”.

ll Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha invitato gli americani in Libano a “partire subito, mentre i voli commerciali sono ancora disponibili, alla luce della imprevedibile situazione”. L’ambasciata statunitense a Beirut ha diffuso un’allerta di sicurezza e ha ricordato che “il miglior momento per lasciare un Paese è prima che scoppi la crisi, se questo è possibile”.

“Nuovi fronti” potrebbero aprirsi per gli Stati Uniti se continueranno ad appoggiare Israele in modo inequivocabile. Lo afferma il ministro degli Esteri iraniano Hossei Amirabdollahian in un’intervista a Bloomberg. “Se gli Stati Uniti continuano quello che hanno fatto finora, allora nuovi fronti potrebbero aprirsi contro di loro. Vorrei mettere in guardia sul fatto che continuare l’uccisione di donne e bambini renderà la situazione nella regione fuori controllo. Gli Stati Uniti devono decidere: vuoi intensificare la guerra?”. 

Intanto il presidente turco Recep Tayyip ha chiesto ai paesi musulmani “azioni unite” per “sostenere il popolo palestinese oppresso”. E’ quanto si legge in un comunicato della presidenza turca diffuso dopo l’incontro di Erdogan con l’omologo somalo Hassan Sheikh Mohamud a Istanbul. “Sono stati discussi gli attacchi israeliani ai territori palestinesi che si sono trasformati in massacri, gli sforzi della Turchia per fornire aiuti umanitari a Gaza e ulteriori passi per un cessate il fuoco umanitario. Il presidente Erdogan ha affermato che i messaggi dei paesi musulmani a sostegno del popolo palestinese oppresso sono molto importanti e che la pace e la stabilita’ duratura nella regione possono essere raggiunte solo attraverso l’unita’ di azione”, ha affermato la presidenza in una nota. I leader dei due paesi hanno discusso anche delle ulteriori iniziative nelle relazioni bilaterali, nella lotta al terrorismo e nella cooperazione economica, si legge nel comunicato. 

Stefania Piazzo

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