di Roberto Gremmo – A prima vista, i risultati delle elezioni provinciali del Sud Tirol si caratterizzano per alcune evidenze: crollo del partito di Capitan Mohito; sconfessione dell’ammucchiata SVP coi nazionalisti italiani e splendida affermazione delle due liste identitarie di lingua tedesca, in funzione di supplenza per rappresentare il compianto “partito di raccolta” della minoranza.
Mentre nel Trentino il partito nazionalista salviniano tiene perché gode dei vantaggi derivati dal calo degli elettori ridotti solo a chi ha già militanza politica. Nelle alte vallate dell’Adige gli occhi e le orecchie attente dei montanari più istruiti d’Europa hanno subito messo a fuoco l’inconsistenza di un gruppo politico schiacciato dal protagonismo esibizionista del capo e dal marginalismo cui lo ha condannato inesorabilmente il malinconico gregariato al partito della fiamma dei colli fatali.
La direzione della SVP deve solo cominciare una veloce retromarcia, sganciandosi in fretta da un innaturale abbraccio con i nemici delle autonomie, gli anti tedeschi, i nostalgici dello Stato centralista.
Se non lo farà, finirà per perdere sempre più consensi a favore delle nuove formazioni politiche patriottiche che, già stavolta, hanno dato buona prova, riuscendo a raccogliere sufficienti consensi e dimostrando che fuori dal perimetro dei soliti partiti esiste uno spazio politici abbastanza ampio per gruppi politici autenticamente identitari.
Ma solo se lo saranno apertamente, senza nascondersi dietro ad un generico antipartitismo o confondendosi con l’improduttiva protesta civica o settoriale.
L’errore da non ripetere è come di una persona per bene come Divina che in Trentino si è fidato del proprio prestigio personale, avrebbe dovuto proporre una nuova politica localistico-ambientalista che avrebbe avuto buona accoglienza e non ha ottenuto risultati per la sua coalizione (anche “giovanilista”) che non è stata percepita come reale alternativa al Sistema. L’opposizione più ‘nordista’ ha invece pagato. Ma in Sudtirol. Non è detto che succeda dappertutto.
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