Tampone per chi arriva dai Paesi Ue, il distinguo della Lega. Garavaglia: Restrizione troppo frettolosa

16 Dicembre 2021
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“No, è una mazzata inaspettata, purtroppo non se ne è parlato a sufficienza e sarebbe stato meglio discuterne più approfonditamente. Intendo dire che il problema non è la misura in sé, ma l’assoluta impossibilità da parte degli operatori del settore di programmare l’attività. Una misura così, introdotta dall’oggi al domani, crea enormi problemi a chi doveva mettersi in viaggio. Se proprio andava fatto, poteva essere stabilito con un preavviso di una settimana. In questo momento quello che serve non è una comunicazione martellante, bensì la capacità di trasferire messaggi corretti, come, per esempio, che si può andare in montagna a sciare anche se una regione è arancione”. Così il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, in una intervista al Corriere della Sera. L’ordinanza di due giorni fa del ministro della Salute Speranza introduce misure più stringenti, con obbligo di tampone anche a chi arriva dai Paesi Ue. “Ho totale fiducia in Mario Draghi”, aggiunge dopo che l’intervistatore fa notare che “a Bruxelles le nuove restrizioni italiane hanno sollevato qualche perplessità, mentre il premier Draghi e il ministro Di Maio rivendicano la scelta, osservando che la nostra situazione è migliore che altrove”. 

In manovra ci saranno soldi in più per gli operatori del settore? «Nell’ultimo Consiglio dei ministri abbiamo concordato uno stanziamento aggiuntivo, in ragione del fatto che il fondo per il Bonus vacanza non è stato interamente utilizzato e che esisteva l’impegno a destinare l’eventuale residuo al turismo», risponde Garavaglia. “Ho totale fiducia in Draghi Il problema non è la misura in sé Però così è impossibile per gli operatori fare programmi”. Quanto è avanzato? «A noi risulta ci siano ancora circa 280 milioni. Questi fondi non utilizzati vanno in scadenza il 31 dicembre, poiché questo era il termine di validità del bonus, quindi, tanto vale provvedere con una nuova copertura», risponde il ministro. Perciò saranno stanziati tutti i 280 milioni non spesi? «Preferirei non entrare nel dettaglio delle cifre, ma credo che almeno 100 milioni siano necessari per integrare le risorse già esistenti. A bilancio abbiamo 150 milioni per le aziende in crisi e altri 120 milioni per gli investimenti. Ritengo che 100 milioni aggiuntivi siano indispensabili per dare risposta alle difficoltà che il settore vivrà nei primi mesi del 2022», dice il ministro. La cassa integrazione per i lavoratori del settore verrà prorogata? «La prossima settimana è previsto un tavolo con il ministro del Lavoro Andrea Orlando per la prosecuzione della cassa integrazione”, risponde il ministro.

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