“Milioni di lavoratori dipendenti rischiano di non ottenere il bonus ‘200 euro’, la somma una tantum da erogare nella retribuzione di luglio tramite i datori di lavoro, decisa dal governo con decreto del 17 maggio”. Lo denuncia Dario Montanaro, presidente dell’Associazione nazionale consulenti del lavoro. “Il Mef e il ministero del Lavoro – prosegue – non forniscono le istruzioni operative, sembra quasi vogliano rimandare l’impatto finanziario sui conti dello Stato. L’Inps ha provato a metterci una toppa, emanando ieri una circolare per gli aspetti applicativi, che però non chiarisce nulla. Non è accettabile una tale sequenza di eventi per una misura che coinvolge quasi tre milioni di lavoratori”. Secondo Montanaro “ad oggi, non ci sono disposizioni precise, operative e utilizzabili per gestire l’erogazione del bonus. Il fatto ancora più grave è che, a quanto ci risulta, anche l’ente previdenziale è ancora in attesa di disposizioni da parte dei ministeri competenti. Se la situazione non dovesse essere sanata entro l’inizio della prossima settimana, si determineranno le condizioni per le quali sarà impossibile erogare il bonus a milioni di lavoratori a causa delle evidenti inefficienze della pubblica amministrazione. È inaccettabile – prosegue il presidente dell’Ancl – che imprese e lavoratori siano ostaggio di una burocrazia lenta e farraginosa che, al 22 giugno, non riesce a fornire una circolare operativa concernente una misura economica da erogare a decorrere dai primi giorni di luglio. Chiediamo ai sindacati dei lavoratori di unirsi a questa richiesta per non lasciare che tale situazione arrechi disagi”.

Bonus 200 euro a rischio per 3 milioni di lavoratori. “Colpa della burocrazia del ministero, indicazioni scarse e ostaggio della pubblica amministrazione”
Ultime notizie su Economia

TUTELE PER CHI PERDE LAVORO NON SONO UNIFORMI: PER QUANTO 4 MILIONI DI LAVORATORI SENZA PROTEZIONE?
di Gigi Cabrino – Se durante la crisi shock della pandemia si è mirato a sostenere tutte le categorie in difficoltà con la fine dell’ emergenza pandemica non tutti i lavoratori possono

Qualcosa non torna. Confimprese: Sicilia fanalino di coda per fondi antiusura
La Sicilia fanalino di coda per i fondi antiusura. A denunciare “l’iniqua ripartizione” dei fondi previsti dall’articolo 15 della legge 108/96 è Confimprese Sicilia con una lettera inviata al presidente della Regione siciliana,

Italia fuori dalla Via della Seta
Dopo i dubbi espressi a più riprese dal governo e dalla premier Giorgia Meloni in particolare, l’Italia esce dalla ‘Belt and road interview’, meglio nota come ‘Nuova Via della Seta’, l’ambizioso progetto lanciato ufficialmente dal

CNA: LE BANCHE SIANO MENO RIGIDE SUGLI INVESTIMENTI DELLE IMPRESE
di Gigi Cabrino – Gli imprenditori di CNA auspicano che la leggera frenata della corsa dei prezzi induca la BCE a sospendere il rialzo dei tassi ed auspica che il sistema bancario

Questo è Zugo, il Cantone svizzero che per referendum taglia le tasse a favore di chi ha meno reddito
di Stefania Piazzo – In Italia c’è chi le tasse le paga e chi no. Esistono persino Comuni che non riescono a fare da esattori, non corrono dietro a chi evade. Infine,