E’ morto Gigi Proietti

2 Novembre 2020
Lettura 2 min

Nel giorno del suo 80esimo compleanno ci lascia Gigi Proietti. Istrionico, brillante, un portento sul palcoscenico, capace di riuscire a portare a un suo spettacolo, come con “A me gli occhi”, in tour nei teatri di mezza Italia, centinaia di migliaia di spettatori. “Il privilegio di poter continuare i nostri giochi d’infanzia fino alla morte, che nel teatro si replica tute le sere”, diceva. Giovanissimo divide le sue giornate tra la facolta’ di Giurisprudenza (che abbandona a soli sei esami dalla laurea), le lezioni di teatro e gli spettacoli nei night per raccattare qualche spicciolo. I primi ruoli che interpreta, che sia teatro, tv o cinema sono marginali: una lunga serie di comparsate che comunque lo aiuteranno a farsi notare. L’anno della svolta arriva nel 1970, quando viene chiamato a sostituire niente di meno che Domenico Modugno, ritiratosi (pare per dissapori con gli autori) dalla produzione del musical “Alleluja brava gente” di Garinei e Giovannini. Una “botta di fortuna” come avra’ modo di dire in seguito, che rappresentera’ il suo trampolino di lancio.

E’ anche quello l’anno in cui Monicelli lo chiama per “Brancaleone alle crociate” ad interpretare Pattume, reietto colpevole di un peccato tanto ripugnante che non puo’ essere rivelato ad orecchie umane. Della sua spiccata romanita’ ne trarra’ beneficio al momento in cui interpretera’ un ruolo che sembra disegnato su sua misura: “Meo Patacca” di Ciorciolini. Ma la vera consacrazione arriva qualche anno piu’ tardi, quando Steno gli affida il ruolo di Mandrake in “Febbre da cavallo”. All’inizio il film non sembra sfondare, poi con il tempo, sostenuto da generosi passaggi televisivi, e’ diventato un cult movie. Saranno anni quelli in cui non si limitera’ a ruoli esclusivamente comici, ma azzardera’ incursioni in campi differenti: dalla commedia al dramma con qualche capatina nel dramma erotico. Passaggi disinvolti di un uomo d’arte dalla solida cultura e dalla tecnica perfetta.

Dalla meta’ degli anni ’70 ad oggi saranno molte le pellicole che ne accresceranno la fama, con deliziosi ruoli come in “Casotto” di Citti, “Mi faccia causa” dove ritrovera’ Steno, o il remake di “Febbre da cavallo”, stavolta diretto da Carlo Vanzina. Sempre di Vanzina e’ da ricordare un’altra commedia, “Un’estate al mare”, dove l’episodio finale in cui Proietti e’ un attore mezzo sordo impegnato a mettere in scena La signora delle camelie, si rivelera’ cosi’ spassoso da riscattare l’intera pellicola nel complesso un po’ deboluccia. Intanto Proietti, nella sua lunga e fruttuosa carriera non ha mai disdegnato le continue “scorrerie” in teatro o nel doppiaggio.

Proprio da doppiatore ha prestato la voce a Robert De Niro, Dustin Hoffman, Charlton Heaston, Kirk Douglas, Paul Newman, Marlon Brando, Gregory Peck. Ma forse sono tre i personaggi che gli daranno piu’ fama: Gatto Silvestro, il Genio in Aladdin e il Sylvester Stallone del primo Rocky. E poi c’e’ la tv. Nel piccolo schermo Proietti ci ha sguazzato. Sia da attore di fiction che da presentatore di show, la sua presenza e’ stata sempre sinonimo di successo. Accrescera’ fama e popolarita’ vestendo la divisa del “Maresciallo Rocca”, una serie che macinera’ ascolti da record. Come dimenticare poi la sua interpretazione di San Filippo Neri in “Preferisco il paradiso”. Ma e’ anche da conduttore che ha dimostrato la sua bravura: “Cavalli di battaglia”, il suo one man show del 2017 targato Rai lo ha consacrato dinanzi il pubblico del sabato sera.

Da uomo generoso ha voluto pero’ dedicare parte della sua carriera ad insegnare la nobile arte della recitazione. Gia’ dalla fine degli anni ’70 assumera’ la direzione del Teatro Brancaccio di Roma, creando all’interno un laboratorio teatrale che ha consentito di formare intere generazioni. A lui si deve la formazione di una lunga sfilza di attori, comici, presentatori che ancora oggi riempiono i teatri e i palinsesti televisivi. Un uomo che ha dedicato anima e corpo al saper fare ridere, qualita’ da non sminuire.

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
Hosting: Stefania Piazzo

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Servizio Precedente

Locatelli, Istituto superiore sanità: arrivano limiti a spostamenti tra regioni

Prossimo Servizio

CNA. Per ristoranti calo 60% dei ricavi

Ultime notizie su Cultura

TornaSu