“La direzione di un asilo di Tangerhütte, in Sassonia-Anhalt, ha proposto di cambiare il nome dell’istituto che dal 1970 è intitolato ad Anne Frank, figura simbolica della Shoah. Le motivazioni? Il nome sarebbe ‘troppo difficile da spiegare ai bambini” e potrebbe non essere conosciuto dai genitori con un passato migratorio. Credo che esattamente per questi motivi quel nome deve essere mantenuto. Certo, è troppo difficile da spiegare. Ma va spiegato, altrimenti si riproporrà. Per altri bambini. A maggior ragione per chi si vuole inserire nel contesto culturale e sociale europeo. Non sarà con una ipocrita cancellazione culturale che potremo costruire le basi del domani, ma con la piena quando scomoda accettazione della realtà. Giù le mani da Anna Frank”. Lo scrive su X il senatore di Italia viva, Enrico Borghi, capogruppo al Senato.
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