Ingiustizia è fatta – Italia in testa nelle disuguaglianze tra i Paesi Ocse

21 Febbraio 2024
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 L’Italia si trova in cima alla lista dei Paesi dell’Ocse con il livello più alto di disuguaglianze. Negli ultimi 25 anni, mentre il 10% più ricco degli italiani ha visto crescere la propria ricchezza del 4%, la metà più povera ha subito una perdita del 5%. Le ultime stime disponibili sulla distribuzione della nazionale netta in Italia, relative alla fine del 2022, evidenziano ampi squilibri che si sono accentuati a partire dal secondo decennio del nuovo millennio, come ricchezza riporta l’Oxfam: il 20% più ricco degli italiani deteneva oltre 2/3 della ricchezza nazionale (68,9%); il successivo 20% possedeva il 17,7% della ricchezza nazionale; il 60% più povero deteneva solo il 13,5% della ricchezza nazionale Un confronto tra le consistenze patrimoniali dei diversi gruppi della popolazione italiana rivela che: il 10% più ricco possedeva oltre 6,7 volte la ricchezza della metà più povera della popolazione; il 5% più ricco deteneva più del 30% dello stock di ricchezza detenuta dall’80% più povero; l’1% più ricco possedeva una ricchezza oltre 84 volte superiore alla ricchezza detenuta complessivamente dal 20% più povero. 

La disuguaglianza economica e la povertà sono tra i principali problemi del mondo contemporaneo. La preoccupazione per una crescita economica distribuita in modo diseguale è diffusa e giustificata. Le situazioni di povertà non solo limitano le opportunità individuali, ma hanno anche ripercussioni negative sull’intera società. Alti livelli di disparità frenano la mobilità economica e sociale, ostacolando la crescita economica complessiva di uno stato e minando la fiducia nelle istituzioni e nei governi. Si tratta di aspetti messi in evidenza, tra gli altri, anche dalle Nazioni unite, che analizzano la questione in un’ottica globale.

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