Francesi – con le palle – sul piede di guerra contro le pensioni portate a 64 anni

7 Marzo 2023
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 Si tiene oggi in Francia la sesta giornata di proteste contro la riforma delle pensioni, che punta ad innalzare l’eta’ pensionabile da 62 a 64 anni. Anche questa mobilitazione, come le precedenti, e’ stata organizzata dai sindacati, che puntano ad aumentare la pressione sul governo mentre il testo di legge questa settimana viene dibattuto in Senato. Molti i settori che oggi incrociano le braccia, come quello dei trasporti pubblici. La Sncf, azienda delle ferrovie statali, ha annunciato un traffico “molto perturbato” con un treno ad alta velocita’ (Tgv) su cinque in circolazione. La direzione generale dell’aviazione civile (Dgac) ha chiesto alle compagnie aeree di ridurre del 30 per cento i loro programmi di volo per oggi e domani. Il sindacato della Confederazione generale del lavoro (Cgt) ha annunciato che le spedizioni di carburante dalle raffinerie del Paese sono state bloccate. A Rennes questa mattina all’alba e’ stata bloccata un’autostrada fino all’arrivo delle forze dell’ordine, mentre il porto fluviale di Gennevilliers nella regione parigina dell’Ile-de-France, il piu’ grande del Paese, e’ parzialmente fermo da ieri sera. A Parigi, dove autobus e metropolitane sono quasi completamente fermi, il liceo Racine e’ stato chiuso dagli studenti. Nella capitale la manifestazione partira’ alle 14 da Se’vres Babylone, nel sesto arrondissement, per arrivare a Place d’Italie, nel 13imo arrondissement.

Cfdt, Fsu, Unsa, Cftc, Solidaires, etc, hanno organizzato in tutto il Paese oltre 260 manifestazioni contro il progetto del governo, che prevede in particolare il rinvio dell’eta’ pensionabile legale a 64 anni. Secondo le cifre fornite da BmfTv sono attesi tra 1,1 e 1,4 milioni di manifestanti in tutto il Paese, anche se i sindacati puntano a cifre superiori ai 2-2,5 milioni. Mentre e’ in corso l’esame parlamentare e il voto del Senato e’ previsto il 12 marzo, le rappresentanze dei lavoratori minacciano di “fermare la Francia” con il maxi sciopero, il sesto, che dara’ il via di fatto a una settimana ‘nera’ per i trasporti in vari settori chiave. Sono previste interruzioni molto forti nel trasporto urbano e ferroviario, con tutti i sindacati che hanno indetto uno sciopero rinnovabile alla RATP e alla SNCF a partire da oggi. Per il ministro dei Trasporti, Clement Beaune, sara’ “uno dei giorni piu’ difficili che abbiamo conosciuto”. 

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