di Gigi Cabrino – Confesercenti commenta i dati Istat sulla crescita dell’occupazione a giugno, i dati più alti dall’inizio delle rilevazioni nel 1977 relativamente ai lavoratori dipendenti.
Preoccupa, però , la crescita delle chiusure di imprese.
“Segnali positivi dal fronte del lavoro, ma non per tutti. Le rilevazioni Istat per il mese di giugno indicano una crescita sostenuta dell’occupazione, completamente trainata dall’aumento dei lavoratori dipendenti il cui livello, come sottolinea la stessa Istat, è il più alto dall’inizio della serie storica nel 1977. Una dinamica positiva che purtroppo, però, non coinvolge i lavoratori indipendenti, che invece perdono 27mila unità in un solo mese.”
Confesercenti osserva che” se, nel suo insieme, il sistema delle imprese italiane sta mostrando la propria resilienza – prima alla pandemia, e ora alla difficile fase economica – dall’altro preoccupa l’impoverimento del nostro tessuto economico causato dal costante calo dei lavoratori autonomi e delle micro e piccole imprese, che sembrano scontare più di tutti le incertezze di questi mesi”.
Infine un richiamo alle istituzioni; “in questo quadro, riteniamo imprescindibile prolungare le misure fiscali volte a contenere la trasmissione dei prezzi internazionali sui prezzi nazionali. Bisogna fare il possibile per fermare l’inflazione, concretizzando rapidamente i sostegni alle famiglie e alle imprese già annunciati.”
Requiem per 27mila imprese in un mese. Altro che flat tax e presidenzialismo
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