Categorie: Scienza

Oms, in Europa condizioni per la terza ondata

Dopo 10 settimane di diminuzione dei casi da Coronavirus, il ritmo del contagio in Europa e’ tornato a salire. L’indiziata numero uno e’ la variante Delta, che dopo aver preso piede principalmente in India e nel Regno Unito si sta diffondendo rapidamente nel continente europeo e nel resto del mondo. La Delta arriva in un momento di grande rilassamento delle restrizioni sociali, dopo i grandi progressi degli ultimi mesi dovuti alla campagna vaccinale.

“La scorsa settimana, il numero dei casi e’ aumentato del 10%, guidato da un aumento dei viaggi e dell’allentamento delle restrizioni sociali – ha detto in una nota Hans Kluge, direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanita’ per l’Europa-. Cio’ avviene nel contesto di una situazione in rapida evoluzione: una nuova variante, la variante Delta, e in una regione in cui, nonostante gli enormi sforzi degli Stati membri, milioni di persone rimangono non vaccinate”. Secondo gli ultimi dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, il 60,6% della popolazione adulta dei paesi dell’Unione Europea e dello Spazio economico europeo hanno ricevuto almeno una dose di vaccino, mentre il 38,9% ha completato il ciclo vaccinale.

Si e’ visto che contro la variante Delta una sola dose di vaccino non offre la stessa protezione vista con la precedente variante Alpha (identificata per la prima volta in Inghilterra), ma le due dosi riescono ad avere un’alta efficacia, di poco inferiore rispetto all’Alpha ma ugualmente decisive nel prevenire ospedalizzazioni e decessi.

“La Delta sta soppiantando molto rapidamente l’alpha e sta gia’ causando un aumento dei ricoveri e dei decessi. Entro agosto, la regione europea dell’OMS sara’ ‘Delta dominante’, ma entro agosto la regione non sara’ completamente vaccinata ma ancora per lo piu’ priva di restrizioni, con i viaggi in aumento”. Nonostante gli indicatori principali della pandemia in Europa restino molto buoni, lo scenario potrebbe cambiare: “Ci sono le tre condizioni per una nuova ondata di ricoveri e decessi prima dell’autunno: nuove varianti, poca diffusione dei vaccini, aumento delle interazioni sociali. Ci sara’ una nuova ondata a meno che non restiamo disciplinati, e ancora di piu’ quando ci saranno molte meno regole da seguire, e a meno che non ci vacciniamo tutti senza esitazione quando e’ il nostro turno. I vaccini sono efficaci contro la variante Delta; non una dose, ma due dosi. I ritardi nel farsi vaccinare costano vite e danni all’economia, e piu’ lentamente si vaccina, piu’ varianti emergeranno. Vediamo molti paesi fare bene, ma la meta’ dei nostri anziani e il 40% dei nostri operatori sanitari sono ancora non protetti. E’ inaccettabile: questi dati sono lontani dalla copertura raccomandata dell’80% della popolazione adulta. Con queste cifre, la pandemia non e’ finita da nessuna parte e sarebbe molto sbagliato per chiunque – cittadini o responsabili politici – presumere che lo sia”. 

 In piu’, l’Europeo di calcio che si sta giocando in alcuni stati europei (il primo itinerante della storia), ora passera’ la fase finale a Londra, in un paese in una nuova ondata causata dalla variante Delta: “Oggi non sono qui per fare una doccia fredda ai tifosi di EURO 2020 o alle vacanze di nessuno, ma prima di guardare i nostri giocatori e prima di fare le valigie e andare in vacanza, e’ mio imperativo dare tre messaggi: se decidi di viaggiare, valutate i rischi e fatelo in sicurezza, tenendo le mascherine soprattutto al chiuso e in mezzo alla folla. Vaccinatevi senza pensarci due volte, per voi e per gli altri. E, per prima cosa, vacciniamo i piu’ vulnerabili. La traiettoria del COVID-19 nelle prossime settimane e mesi dipende dalle decisioni e dalle azioni che noi come individui, comunita’ e come governi prenderemo nelle settimane a venire” la conclusione di Kluge.

Redazione

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