Dacci oggi la nostra Costituzione svizzera

di Roberto Paolino – L’ultima versione della costituzione svizzera risale al 1999 il progetto dopo l’iter parlamentare viene sottoposto al referendum il 18/04/1999 ottenendo l’approvazione seppur con ristretta misura.

La filosofia della costituzione svizzera si focalizza in ogni punto sulla sovranità popolare; come tutti sanno la Confederazione Elvetica è costituita da 26 cantoni in cui ognuno di essi è sovrano e fanno riferimento a una costituzione federale.

Il governo direttoriale che prende il nome dalla costituzione francese del 1795 si caratterizza come una forma di governo nella quale il consiglio federale deriva dal parlamento chiamato Assemblea Federale. Il governo non può essere sfiduciato per tutto il corso della legislatura.

Abbiamo poi il Consiglio Nazionale e degli Stati, il primo è composto da 300 deputati eletti dai cittadini per la durata di 4 anni con un sistema proporzionale ed ogni cantone ha diritto ad almeno un seggio (art.149). Il secondo invece è composto da 46 deputati dei cantoni ed è formato da due rappresentanti per cantone e uno per ogni altro cantone: di Osvaldo, Nivaldo, Basilea Città, Basilea Campagna, Appunzello esterno ed Appunzello interno che vengono scelti secondo modalità decise da ogni cantone in modo autonomo (art.156).

Le camere si riuniscono in comune per importanti funzioni, ad esempio l’elezione dei membri del consiglio federale e del tribunale federale, la risoluzione dei conflitti e competenze fra autorità federali supreme, elezione del presidente federale, le domande di grazia, i provvedimenti a tutela della sicurezza esterna.

Caratteristica importante e principale è la forma diretta di partecipazione dei cittadini nelle attività degli organi rappresentativi. Nei comuni costituiti dai cantoni ci sono assemblee formate da tutti i cittadini domiciliati in quel comune, per decidere e determinare l’indirizzo del comune in materie importanti e intervenire nei dibattiti.

Nell’ordinamento svizzero e nei comuni elvetici è molto usato lo strumento di iniziativa popolare ovvero il referendum. Un episodio di alcuni anni fa rappresenta a pieno titolo la sovranità popolare anche nei comuni. Un paese svizzero a vocazione turistica come in tutte le località di montagna vedevano la presenza di mucche che pascolavano liberamente facendo risuonare con i loro movimenti i campanacci appesi al collo che infastidivano i dimoranti delle strutture alberghiere.

Pertanto i proprietari delle residenze alberghiere si recarono in comune per chiedere la sostituzione dei campanacci con sensori; la popolazione venuta a conoscenza di tale iniziativa raccolse le firme per indire un referendum cittadino che si svolse in breve tempo vedendo la vittoria di coloro che volevano che le mucche continuassero a pascolare coi loro rumorosi campanacci. Questi rappresentano una tradizione per la popolazione elvetica.

Tutto ciò dimostra ancora una volta anche per una banale controversia come in Svizzera la cosa più importante in assoluto è la sovranità popolare.

Photo by Seb Mooze

Stefania Piazzo

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