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Gli ambulanti piemontesi al governo Draghi-Di Maio-Salvini: 5 giorni o vi chiediamo i danni

Cinque giorni, poi sara’ battaglia giudiziaria. Questo e’ l’ultimatum che i mercatali extra alimentari del Piemonte danno al governo Draghi per revocare la normativa che decreta la chiusura dei banchi in zona rossa. Se non succedera’, il Goia (Gruppo organizzato imprese autonome) si “riterra’ libero di procedere giudizialmente per tutela dei diritti dei proprio associati” chiedendo i danni a Roma. Questo e’ il contenuto dell’esposto inviato dall’avvocato Alberto Villarboito a firma dal presidente Goia Giancarlo Nardozzi al presidente del consiglio e al Ministro della Salute, Roberto Speranza. “I danni calcolati ad oggi – spiega Gregory Massa del direttivo nazionale Goia – ammontano a una decina di milioni. Se non revocano l’articolo 45 del Dpcm e l’ordinanza del 2 aprile siamo pronti a chiederli”. “La chiusura – spiega l’avvocato Villarboito – viola la Costituzione e crea una discriminazione visto che gli stessi prodotti vengono venduti in altri luoghi, al chiuso o attraverso l’e-commerce. L’istanza e’ stata inviata questa mattina, ora ci aspettiamo una risposta”. Una risposta anche alla richiesta di confronto che gli ambulanti sostengono sia rimasta inascoltata.

“Ci hanno chiuso senza un motivo reale – denuncia Giancarlo Nardozzi – se non quello di favorire le multinazionali e la grande distribuzione. Se la chiusura era comprensibile nel primo lockdown, non lo sono le altre. Il nostro lavoro non e’ stato rispettato e oltre al danno economico immediato c’e’ quello futuro. Ci sono colleghi che hanno chiuso, altri che sono finiti nelle mani dell’usura”. Nella battaglia legale i mercatali saranno affiancati dalla Regione Piemonte, come aveva promesso in caso di class action l’assessore Maurizio Marrone, che oggi conferma che “l’avvocatura regionale sara’ a disposizione dei lavoratori”. Dalla prossima settimana si apre comunque, visto il ritorno del Piemonte in zona arancione. “Ma questo – affermano dal Goia – non cambia le cose. L’apertura dei banchi e delle altre attivita’ chiuse con la zona rossa non dev’essere transitoria”. 

Photo by Alex Teixeira 

Redazione

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