Categorie: Opinioni

Lega esca da ambiguità sulla questione del Nord. Non solo autonomia ma macroregioni

di Giuseppe Olivieri – “Il fatto che voi siate qui questa sera è la dimostrazione che l’ideale di autonomia all’interno della Lega è ancora vivo”. Più o meno così Roberto Castelli si è rivolto al pubblico presente presso la Nuova Palestra di Biassono, dove l’associazione “La Fara” venerdì scorso ha organizzato l’evento “Autonomia e Questione Settentrionale.” La premessa è subito parsa errata: molte delle persone presenti sugli spalti non avevano alcun legame con la Lega Salvini Premier. Inoltre, se si vuole continuare a sostenere il principio di libertà del popolo del Nord e portare a soluzione definitiva la questione settentrionale, è necessario uscire dall’apparente ambiguità che ha caratterizzato la politica salviniana e svincolarsi dalle briglie della bramosia di potere.


Non si può continuare ad illudere coloro che non sono in grado di liberarsi dai ricordi legati al tempo in cui con speranza ed impegno si sono adoperati per allontanarsi dal centralismo romano.
Quel passato è stato tradito. Un patrimonio culturale è stato disperso. Si tratta di ricostruirlo e valorizzarlo con coraggio, accantonando rancori e cattivi compagni di viaggio che, con evidenza inconfutabile, hanno mostrato le reali intenzioni delle proprie scelte ed azioni. Lasciamo alla storia il giudizio di chi ha abbandonato un sogno per assecondare la propria avidità.

Occorre, però, una nuova linfa vitale che sia in grado di riportare le esigenze reali quotidiane della nostra gente all’attenzione dell’agenda politica. E’ necessario concedere loro quella che un tempo era una speranza e che ora è diventata un’urgenza: la recente approvazione della così detta “Fiscalità di vantaggio per il Sud” rappresenta l’ultimo provvedimento di una lunga serie che potrebbe indurre a legittimare una nuova spinta secessionistica. 

A Biassono il prof. Andrea Giovanardi, docente di Diritto Tributario presso l’Università di Trento, ha indicato nell’autonomia differenziata l’unica via percorribile per rivendicare il diritto di gestire meglio, rispetto a Roma, le risorse regionali, sfruttando le opportunità legate all’art.116 comma 3 della Costituzione.
Grande Nord conferma il progetto delle Macroregioni secondo l’art. 132 della Costituzione.
Due strategie differenti con un unico obiettivo: rivendicare e valorizzare l’identità di una Terra e di un popolo dimenticato, prima che secedere da Roma diventi una scelta da cui non si possa più prescindere.

Giuseppe Olivieri, medico odontoiatra, responsabile organizzativo zona Grande Nord, zona Nord Ovest Città Metropolitana di Milano

Redazione

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