Categorie: Opinioni

L’ultima di Salvini. “Vannacci difende il Paese”. Crosetto: “Non rispecchia i valori di tutta la Lega”

“È democrazia. Se qualcuno decide di candidare chi è in carcere all’estero con accuse pesantissime, perché non si dovrebbe chiedere il voto agli Italiani anche per chi ha servito e difeso l’Italia nel mondo”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, al Corriere della Sera motiva la sua decisione di candidare il generale Roberto Vannacci alle prossime elezioni europee nelle liste di tutti e cinque i collegi elettorali. Inoltre in occasione del 25 aprile sottolinea: “Sono contro tutti i totalitarismi e le dittature, contro ogni tipo di violenza e di censura: per questo ho partecipato a una delle cerimonie istituzionali a Milano onorando la memoria dei caduti per mano del nazifascismo”. E ha anche elencato i successo del governo; taglio della burocrazia, nuovo codice degli appalti, la legge sulla sicurezza stradale, il taglio delle tasse e l’aumento degli stipendi.

 “Vannacci con la Lega? E che novità c’è? Era chiaro che sarebbe finita così, d’altronde Salvini e Vannacci hanno molte cose in comune: gli stessi valori e soprattutto lo stesso senso dello stato”. Sono le parole del ministro della Difesa Guido Crosetto raccolte da Il Foglio a commento della decisione di Matteo Salvini di candidate il generale Roberto Vannacci con la Lega alle prossime elezioni europee in tutti i collegi elettorali. “Non è un segreto che tra Vannacci e Crosetto non circoli proprio buon sangue – scrive il quotidiano -. Dopo la pubblicazione ad agosto scorso del best seller del generale, ‘Il mondo al contrario’, il ministro ha subito pubblicato una nota e aperto un’inchiesta disciplinare” che a febbraio ha portato ad una sospensione disciplinare di 11 mesi del generale per aver “compromesso il prestigio e la reputazione” dell’esercito italiano ingenerando “possibili effetti emulativi dirompenti e divisivi nell’ambito della compagine militare”. Pochi giorni fa Vannacci ha fatto ricorso al Tar contro il provvedimento. Ciò non ha quindi compromesso la sua candidatura ma cosa succederà adesso alla carriera del generale candidato, prenderà un’aspettativa? “Non so e onestamente non mi interessa, ma se ha fatto questa scelta immagino sia nel rispetto della legge”, dice Crosetto. Politicamente invece il giudizio del ministro rimane quello: “Ripeto, mi sembra la scelta più giusta per lui perché con Salvini c’è senz’altro una condivisione di valori e senso dello stato”. Il Foglio ricorda anche che “il generale è indagato dalla procura militare con le accuse di peculato e truffa in seguito agli esiti di un’ispezione svolta dallo stato maggiore della Difesa sul suo periodo da addetto militare italiano a Mosca. Crosetto ha sempre spiegato che su questo lui non c’entra nulla. Ma per i fedelissimi di Salvini quelle ‘sono accuse senza fondamento fatte uscire dal ministero per bruciare politicamente il generale’. Vannacci comunque non scalda neppure i cuori di tutti i leghisti. Alcuni giorni fa è stato il sottosegretario all’Agricoltura Gianmarco Centianio a spiegare: ‘Il mio entusiasmo per l’ipotesi di candidatura di Vannacci è meno 2 mila, io non lo voterò’. Crosetto non è stupito neppure da questo: ‘Sì, mi sembra evidente che questa candidatura non rispecchi i valori di tutta la Lega’”.

Redazione

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