Categorie: Opinioni

Femminicidi, liberi tutti. Perché non si fermano e perché non arrivano condanne esemplari?

di Stefania Piazzo – Che dire? Una legge, anche una buona legge, e tutte le più buone intenzioni, non bastano a fermare la cronaca che parla di donne fatte a pezzi e gettate nella spazzatura, di stupri con stupratori a piede libero, con violentatori che escono a vario titolo affidati a tempi record ai servizi sociali… e via discorrendo.

Il sistema è malato. Liberi tutti. Liberi di sottovalutare, liberi di non prendere in seria considerazione, liberi di non mettersi dalla parte delle donne violentate, dei parenti delle vittime uccise. Ogni volta dietro un truce femminicidio c’è sempre una smagliatura del sistema, una maglia larga dentro la rete che doveva proteggere, intervenire. Altre volte ancora, le donne cadono nel trappola.

L’ultimo fatto di cronaca, la denuncia di violenza di una atleta della scherma, che vede sulla piattaforma gareggiare i giovani da lei denunciati, chiede che sia fatta velocemente giustizia. In fretta, con corsie preferenziali, per stabilire la verità. Non va bene il giustizialismo feroce, non va bene il garantismo lassista. Serve una radicale rivoluzione culturale, nelle forze di polizia, nella politica, nelle scuole, nel potere giudiziario. Alzate il sedere dalla sedia.

Astenersi pezze giustificative del tipo “l’uomo non sopporta di essere respinto” o “la donna poteva stare più attenta”. In entrambe i casi sfugge il movente che porta a trucidare come un capretto l’ex compagna, l’ex moglie. C’è un delirio di onnipotenza che pervade queste menti perverse e malate di ego, dentro una società che non ti insegna a stare al mondo, in una scuola che promuove cani e porci senza farti capire dove sbagli e ti dà il lasciapassare per andare ovunque a far danno, una comunicazione mediatica social che spaccia il successo sotto forma di follower e zero contatto sociale, che premia l’alienazione da reel… Famiglie senza basi, destrutturate. Educazione ridotta a così fan tutti. L’essere umano è uscito dal proprio corpo. Ultimo step, distruggere quello altrui, perché ti ha contraddetto.

Stefania Piazzo

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