di Gigi Cabrino – Ci sono altri impegni che l’esecutivo vuole assumere che riguardano, ad esempio, la riforma del sistema dei medici di base e la discussione per il riconoscimento di forme di autonomia differenziata. Tutto questo richiede un Governo che sia davvero forte e coeso e un Parlamento che lo accompagni con convinzione, nel reciproco rispetto dei ruoli.
Governo Draghi, a fine luglio il centrodestra vota contro.
Ieri il premier afferma in aula:
“Parallelamente alla riforma presidenziale, intendiamo dare seguito al processo virtuoso di autonomia differenziata già avviato da diverse regioni italiane secondo il dettato costituzionale e in attuazione dei principi di sussidiarietà e solidarietà, in un quadro di coesione nazionale”.
Governo Meloni ieri, e il centrodestra vota compatto a favore.
Cosa è cambiato a parte il fatto che, forse, Draghi qualcosa avrebbe ottenuto sull’autonomia?
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