Categorie: Lombardia

Varese e Como – I sindaci dei Comuni disastrati incazzati neri: “Il Governo (con la Lega, ndr) va in vacanza senza deliberare lo stato d’emergenza per la Lombardia e la Regione stanzia cifre almeno dieci volte meno il danno”

E per fortuna che prima vengono gli italiani… Ecco la nota stampa che i sindaci del varesotto e della basca comasca hanno inviato ai noi dei media. Le istituzioni tacciono. E al massimo replicano affermando che più di così non si poteva dare. Altri, invece, più che celebrare nuovi consiglieri comunali a Messina, non fanno. Il Nord non conta proprio un fico secco? (red)

Prendiamo atto con soddisfazione della rapidità dimostrata da Regione Lombardia che, nella seduta di Giunta di martedì 8 agosto, è intervenuta deliberando uno stanziamento di 6,5 milioni di euro, mediante prelievo dal Fondo di Riserva, per la riparazione dei danni causati dai fenomeni climatici estremi dello scorso luglio agli immobili che ospitano servizi educativi per l’infanzia, scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado.


Al contempo ci vediamo costretti a confermare che la magnitudo dei danni subiti dai nostri Comuni
è di tutt’altra dimensione, valutabile in una cifra non inferiore alle dieci volte quella stanziata.
Da tale stanziamento rimangono, inoltre, esclusi tanto i nostri immobili non destinati ai servizi
scolastici e per l’infanzia quanto il patrimonio arboreo falcidiato dalla tromba d’aria.


Nessuna procedura e nessun stanziamento è stato altresì deliberato per i Comuni che hanno subito
danni notevolmente superiori rispetto alle risorse disponibili.

La soluzione non può essere il debito fuori bilancio, in quanto non è tecnicamente possibile senza una copertura finanziaria postuma, men che meno percorribile è l’utilizzo del fondo di riserva che, secondo normativa, in molti Comuni ammonta a poche migliaia di euro e non può essere sufficiente a coprire spese che ammontano invece a molte migliaia di euro.


Siamo poi molto preoccupati tanto per l’assoluta assenza di qualsiasi riferimento nella delibera
regionale agli ingentissimi danni subiti dal patrimonio privato dei nostri concittadini, molti dei quali
ancora con le loro abitazioni prive di copertura, quanto per il fatto che il Consiglio dei Ministri abbia
concluso la sua attività in vista della pausa estiva senza deliberare lo stato di emergenza, pure
richiesto da Regione Lombardia.


Tutto ciò lascia intendere che, nella migliore delle ipotesi, non ci saranno ulteriori provvedimenti né
a livello regionale, né a livello centrale, prima dei prossimi mesi di settembre-ottobre, mentre quanto
accaduto ai nostri cittadini e alle nostre attività produttive e agricole richiede risposte immediate.


Anche in questa occasione, come Sindaci, non stiamo facendo mancare la nostra vicinanza alle
popolazioni colpite, certo dagli entri sovraordinati, tutti noi ci saremmo aspettati diversa attenzione.


Dai luoghi del disastro, 10 agosto 2023

Marco Giudici, Sindaco di Caronno Pertusella

Sergio Zauli, Sindaco di Rovellasca

Stefano Calegari, Sindaco di Cislago

Marco Volontè, Sindaco di Rovello Porro

Stefania Castagnoli, Sindaco di Gerenzano

Augusto Airoldi, Sindaco di Saronno


Giovanni Rusconi, Sindaco di Lomazzo

Alberto Oleari, Sindaco di Turate


Evasio Regnicoli, Sindaco di Origgio

Luigi Clerici, Sindaco di Uboldo

Redazione

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