La tourneè estera di Giuseppi. La soluzione è semplice: tagliare tagliare tagliare… Ma a chi?

di Luigi Basso – La tourneè europea del Premier Giuseppi presso le corti dei vari sovrani continentali si sta per concludere ed è, quindi, necessario trarre qualche conclusione.
La cosa che dovrebbe preoccupare il disattento lettore italione sono i dettagli di questi incontri: secondo le cronache il Premier italiano sarebbe stato ricevuto, spesso, direttamente al ristorante, a parlare di affari di Stato.
In tali circostanze di tempo e di luogo si sarebbero discusse cosucce come il salvataggio di un Paese di 60 milioni di abitanti dal fallimento economico e finanziario.

Chiunque capisce che se il salvataggio dell’Italia fosse davvero al centro del dibattito, ci sarebbero riunioni fiume di giorni interi fra sherpa, tecnici, personale delle ambasciate, negli uffici, mangiando un panino veloce tra una discussione ed una analisi.
Invece, nulla di tutto questo: si affrontano simili temi in intimi tete a tete tra Premier, davanti a un tris di pesce?
Davvero qualcuno vuole far finta di credere a simili cavolate?

E’ chiaro che le decisioni sono già state prese: quali non lo sappiamo, lo vedremo.
Volendo azzardare una previsione: i Premier europei hanno senz’altro rincuorato Giuseppi, tra una portata ed un calice.
Stai sereno Giuseppi, gli avranno detto, in Italia avete il più grande tesoro esistente sulla Terra, al confronto del quale le ricchezze dei Satrapi orientali impallidiscono; usatelo per rimediare alla situazione, non avete bisogno dei nostri soldi.
Quale è il tesoro da mille e una notte?
Una montagna di pensioni d’oro, una giungla cambogiana di mega stipendi pubblici alla Arcuri, carrozzoni pubblici da sfoltire, baby pensioni da tassare, sprechi da tagliare: a metterci mano seriamente ci sarebbe da dimezzare la pressione fiscale e far fronte a 10 epidemie di Coronavirus.
Traduzione: arrangiatevi.
Una tournée disastrosa per i parassiti italici, ma siamo sicuri che il pesce era ottimo.