Categorie: Cronaca

E chi fa più figli in Italia?! Record negativo dall’Unità. Si chiedano perché

di Benedetta Baiocchi – Da quando siamo nati sentiamo la poltiica parlare di politiche per la famiglia. Prima viene la famiglia, politiche per la famiglia, case per la famiglia, aiuti per la famiglia…

La realtà è che il costo della vita, le tasse, e la crisi economica, il precariato ormai diventato sistema, non generano più nulla. Neppure i figli. L’insicurezza non può dare stabilità. L’Istat non fa altro che fotografare il consumarsi lento della società. Cosa dice il rapporto statistico?

Che in Italia si registrano meno nascite e più decessi ovunque con l’eccezione di Bolzano. Nel corso 2019 la differenza tra nati e morti (saldo naturale) è stata di -214 mila unita’. Il saldo naturale della popolazione residente, nel complesso, è quindi negativo in tutte le regioni: unica eccezione la provincia autonoma di Bolzano, che prosegue il suo trend positivo in termini di capacita’ di crescita naturale. Già, ma lì forse l’autonomia garantisce un minimo di sussistenza in più e di vessazione fiscale in meno.

Altro elemento che spicca è che il deficit di nascite rispetto ai decessi parla italiano (-270 mila), mentre per la popolazione straniera il saldo naturale resta ampiamente positivo (+55.510). Il tasso di crescita naturale degli stranieri e’ pari in media nazionale a 10,5 per mille. Forse che trovano più facilmente lavoro rispetto agli italiani disoccupati? Forse perché riescono ad avere graduatorie più accessibili per la casa?

Forse perché il trend della denatalità è già in corso da decenni? Forse perché costa troppo mettere al mondo un figlio in una famiglia monoreddito o perché con due genitori che lavorano la mancanza di servizi costringe a rinunciarvi perché non ci si può permettere di lasciare il lavoro per fare la madre?

Photo by Michal Bar Haim 

Stefania Piazzo

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