“La gestione della crisi in Mar Rosso deve essere una priorità: il canale di Suez assorbe gran parte del commercio internazionale, a partire da quello italiano. Già oggi stiamo bruciando 95 milioni di euro al giorno”. Lo ha detto Maria Chiara Gadda, vice-presidente della Commissione Agricoltura della Camera, a Superpartes.
“La Lombardia è la regione più danneggiata. Ma anche altre regioni, penso alla Sicilia, nel medio lungo periodo potrebbero avere ulteriori ripercussioni se i cambi di rotta favorissero altri porti europei come quello di Rotterdam. Subiamo danni diretti nelle esportazioni, ma anche rispetto alle importazioni di mezzi tecnici di produzione, fitofarmaci, prodotti energetici, pezzi di ricambio. Alcuni comparti come l’ ortofrutta, oltre ai maggiori costi di trasporto, semplicemente non si possono permettere più giorni di navigazione. Per questo come Italia Viva da giorni chiediamo che il Governo convochi subito una cabina di regia per coordinare gli interventi a sostegno di molte aziende che stanno subendo un innalzamento dei costi come avvenuto nel periodo pandemico, e che al contempo rischiano di perdere mercati storici di riferimento. È positiva la partecipazione del nostro Paese alla missione internazionale nel Mar Rosso, ma servono anche misure di tipo economico perché c’è il rischio concreto che molte nostre filiere si blocchino completamente”, ha concluso.