“Il netto recupero registrato dalle vendite ad agosto dopo lo stop di luglio va accolto con favore, ma senza entusiasmi. Il vuoto di domanda che si e’ generato a marzo e aprile e’ ancora lontano dall’essere recuperato e la ripresa congiunturale non coinvolge tutti i settori e le tipologie distributive. Per molti comparti l’anno rischia di chiudersi con diminuzioni a due cifre e conviene, comunque, ricordare che l’indice delle vendite riguarda i beni e non i servizi che pesano circa la meta’ del totale consumi e su cui si addensano le maggiori perdite, come nell’importante filiera turistica”.
Questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati sulle vendite al dettaglio ad agosto diffusi oggi dall’Istat. “Non vanno neanche trascurati – continua la nota – gli effetti che potrebbe avere l’esplosione del commercio elettronico (+30% nei primi otto mesi dell’anno) sul sistema distributivo e sulla configurazione delle citta’. Per evitare l’implosione e la desertificazione dei centri urbani e’ piu’ che mai necessario, in questa fase, attuare un precorso di sostegno agli investimenti e alla formazione del personale delle piccole e medie imprese nella direzione dell’innovazione e della digitalizzazione, operazioni perfettamente finanziabili attraverso le risorse di matrice europea per la ripresa e la resilienza”.
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