“Le aziende che rischiamo di fermarsi sono circa 20.000 con quasi 30.000 impiegati. Noi riteniamo oggettivamente il provvedimento preso dal governo importante, ma a tempo. Siamo sempre stati molto prudenti sugli scostamenti di bilancio, per questo riteniamo che vadano trovate risorse per intervenire in modo più massiccio”. Così Carlo Calenda, segretario di Azione, durante una conferenza stampa sugli extraprofitti delle compagnie produttrici di energia. “Chiediamo al governo di intervenire con un emendamento e prelevare il 50% degli extra profitti stimati dallo stesso governo in ragione di circa 16 miliardi in più di quanto finora prelevato per mettere in atto ed estendere fino a settembre 2022 le attuali misure e rafforzarle nella parte relativa ai crediti di imposta per le aziende aggiungendo un forte credito di imposta per gli accumuli importanti anche per le rinnovabili – aggiunge Calenda -. Questo significa riuscire a garantire una diminuzione della bolletta di circa il 30% per imprese energivore e di circa il 16-18% per le imprese non energivore”.
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