”Siamo critici in ordine alle previste sospensioni dei medici e degli operatori sanitari che non intendono sottoporsi alle vaccinazioni in quanto non compatibili con la terapia vaccinale; la misura disciplinare, che non ha carattere afflittivo, rappresenta una indicazione volta a possibili coercizioni della volontà del sanitario”. Con una nota la Confael Area Medici e Comparto Sanità, prende posizione sul decreto legge 44/2021 e auspica un ”momento di confronto importante sulle strategie con le quali affrontare l’attuale emergenza pandemica”. ”Il nostro sindacato – si legge nella nota – pur ribadendo l’assoluta importanza della vaccinazione quale strumento per la profilassi, in linea con il dettato della sentenza 258/1994 della Corte Costituzionale, auspica l’assunzione di opportune misure diagnostiche volte ad individuare eventuali incompatibilità tra le terapie preventive anti-Covid 19 attualmente a disposizione della comunità scientifica e le condizioni di salute di coloro che alle suddette terapie devono essere sottoposti”.
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