La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 30 anni di carcere nei confronti di Abd Arahman Abd Al Monsiff, Tarek Jomaa Laamami e Alla F. Hamad Abdelkarim, “tre amici di Bengasi” partiti nel 2015 dalla Libia sognando un futuro in Europa, e di Isham Beddat e Mohannad Jarkess (Mohaned Khashiba). E’ quanto apprende l’Adnkronos da fonti della difesa. La condanna era stata confermata lo scorso anno dalla Corte di Assise di Appello di Catania dopo la sentenza della Corte di Assise di Catania del dicembre 2017.
“Aspettiamo le motivazioni della sentenza per fare ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo”, dice all’Adnkronos Cinzia Pecoraro, avvocato di Alla F. Hamad Abdelkarim, che – secondo le carte della difesa – ha “lavorato” in passato con la squadra Ahli Bengasi. “La giustizia non ha trionfato”, commenta dopo la sentenza. I ragazzi sono accusati di far parte del gruppo responsabile della cosiddetta ‘Strage di Ferragosto’ del 2015 in cui morirono 49 migranti. La loro vicenda si era intrecciata nei mesi scorsi con quella degli equipaggi dei pescherecci italiani trattenuti in Libia per 108 giorni.
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