di Davide Parente – Mentre in Italia il Governo Conte, spinge al massimo sul 5g, togliendo ai comuni, dopo le numerose proteste dei sindaci, la possibilità di opporsi alle ordinanze sulla nuova tecnologia ed instaura a Matera un centro sperimentale a tema, in Corsica, il presidente dell’assemblea Jean-Guy Talamoni, ferma il nuovo salto tecnologico, dichiarando di non avere alcuna fretta, aspettando studi affidabili come riporta Le Figaro:
«Non si tratta di opporsi al 5G per principio; si tratta semplicemente di esigere il diritto dei rappresentanti eletti di avere tutti gli elementi di apprezzamento per prendere posizione su questa nuova tecnologia»,
spiega Talamoni che poi aggiunge
«I rappresentanti eletti della Corsica rivendicano «il diritto di sapere prima di prendere una decisione. Possiamo aspettare qualche mese, prima di decidere», aggiungendo di preferire «studi affidabili, prima del lancio del 5G»
La Corsica con questo NO, in attesa degli studi, si accoda al gruppo degli scettici come Svizzera e Slovenia, che hanno attualmente risposto ai mittenti in attesa di prove certe sulla non dannosità della nuova tecnologia, tanto oggetto di contesa e diatriba tra Stati Uniti e Cina.
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