E’ in arrivo, da meta’ marzo, un test veloce che potra’ essere utilizzato nei laboratori per verificare, sulle persone gia’ individuate come positive al coronavirus, se sono state contagiate da una delle tre variante piu’ in circolazione: quella inglese, la brasiliana e la sudafricana. A spiegarlo e’ Massimo Ciccozzi, l’epidemiologo molecolare dell’Universita’ Campus Biomedico di Roma, uno degli istituti che lo ricevera’. “Si tratta di un test molecolare sul genoma, gia’ testato – ha spiegato Ciccozzi – in questo modo sara’ possibile individuare velocemente (2 ore circa) se una persona e’ colpita da una variante. Sulla base del risultato ottenuto poi il campione deve essere sequenziato per capire di quale variante si tratta. In questo modo si potra’ avere la prevalenza delle varianti che circolano”. Sulla situazione nel nostro paese Ciccozzi ha spiegato che tutte le varianti sono riferibili a casi di persone che avevano viaggiato.
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