Categorie: Politica

Salvini insiste: forza unica del centrodestra nel 2023

Per la federazione del centrodestra “inizierei da una collaborazione parlamentare. Certo in prospettiva mi piacerebbe che alle elezioni del 2023 ci fosse una forza unica del centrodestra”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a Porta a porta in onda stasera. Il progetto non trova al momento alcuna corrispondenza in Forza Italia e Giorgia Meloni da subito ha preso le distanze.

 ”Berlusconi avrebbe un ruolo fondamentale nella Federazione di centrodestra. Ho messo lì una proposta, mi piacerebbe che venga raccolta da tutti. Se nei Cinque stelle ci sarà caos e nel Pd ci sarà caos, io vorrei che il centrodestra sia forza seria e stabile unendosi. Berlusconi addirittura mi ha proposto il partito unico. Io però gli ho detto ‘Silvio, il partito unico non lo fai in un quarto d’ora…’ Non è che in quindici giorni ti inventi il partito unico, perchè occorre ragionare per passi. Certo la faccio adesso a livello parlamentare. In prospettiva mi piacerebbe che alle elezioni del marzo 2023 ci fosse una forza unica del centrodestra”.

Fratelli d’Italia d’altra parte è a poco più di due punti percentuali dalla Salvini Premier.

 Appuntamento intanto mercoledì alle 14:30 per il terzo vertice dei leader del centrodestra sui candidati nei capoluoghi di Regione che andranno al voto in autunno. I capi dei partiti della coalizione – Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Cambiamo-Coraggio Italia, Udc e Noi con l’Italia – si trovano negli uffici dei gruppi della Camera per tentare di chiudere la partita. “Io ho le idee chiare e spero che si arrivi a un accordo”, ha affermato Matteo Salvini. E’ possibile che escano dei ticket sindaco-vicesindaco? “Lo spero, me lo auguro”, ha risposto il segretario leghista. “Il mio desidero sarebbe comporre delle squadre su Roma e Milano, qualcuno puo’ fare il sindaco qualcuno l’assessore – ha spiegato – Mentre a sinistra ragionano per singoli io sto cercando di creare un centrodestra che lavora per squadra”.

I nodi piu’ grossi da sciogliere restano Milano, dove la rosa dei nomi e’ ancora ampia e incerta, e Roma, dove da settimane e’ in corso un ‘duello’ tra Fratelli d’Italia, che sostiene il ‘prof’ Enrico Michetti, e Forza Italia, che preferisce (con il ‘placet’ di Silvio Berlusconi) l’ex pm, nota per la partecipazione come opinionista a ‘Porta a Porta’, Simonetta Matone. Nelle ultime ore, la tensione sulla capitale si sarebbe fatta piu’ accesa, perche’ nessuno dei due partiti in realta’ vorrebbe cedere, con la Lega in mezzo, che preferirebbe Matone anche se Matteo Salvini non sembra avere alcun interesse a fare le barricate. Sullo sfondo anche i nervosismi, sia interni ai partiti, sia tra Lega e FI, da una parte, e FdI e Cambiamo, dall’altra, sul progetto di federazione del centrodestra che al momento non coinvolgerebbe questi ultimi. L’altro nodo riguarda Milano, citta’ di Salvini, dove allo stato – a meno che non vi saranno sorprese dell’ultima ora – non sembrano emergere grossi nomi. Tra quelli che circolano ci sono Annarosa Racca, 69 anni, presidente di Federfarma Lombardia, i manager Riccardo Ruggieri e Fabio Minoli, il professore della Bocconi Maurizio Dallocchio, il genero di Ennio Doris Oscar di Montigny e il leader di NcI Maurizio Lupi. Altra casella da riempire e’ quella di Bologna (nel vertice scorso si era fatto il nome di Andrea Cangini, che sarebbe l’unico politico in un gruppo tutto composto da civici). Mentre a Torino ha gia’ avviato la campagna elettorale Paolo Damilano e a Napoli Catello Maresca.

Redazione

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