Categorie: Politica

Green pass, Lega col piede in due staffe. Con Draghi e con Meloni. Salvini: Tutti sapevano

 “Ma quale ambiguità? I vaccini sono entrati in 40 milioni di case, e va benissimo. Il green pass anche va benissimo negli stadi, nei teatri e nelle manifestazioni pubbliche. Ma noi possiamo ancora avere la libertà di chiedere i tamponi gratuiti?”. Lo domanda il segretario della Lega Matteo SALVINI che in un’intervista al “Corriere della Sera” spiega la ragione per la quale, ieri alla Camera, il suo gruppo ha votato con Fdi l’abrogazione del certificato verde per l’ingresso nei ristoranti al chiuso e assicura che anche Draghi era stato informato in anticipo della decisione. “Tutti erano informati di tutto”, afferma e ricorda che la Lega “ha portato a casa l’estensione di validità del green pass da 9 a 12 mesi, messo in sicurezza gli albergatori che rischiavano di perdere clienti a pranzo e cena, ora stiamo chiedendo che i ristoratori non siano ulteriormente penalizzati. Sono ben altre le cose difficili da capire”. Ma non è un po’ strano ritirare i propri emendamenti per poi votare quelli dell’opposizione? “Macché – ribatte SALVINI – alla fine noi votiamo tre o quattro emendamenti. E abbiamo ritirato i nostri perché in caso contrario avrebbero messo la fiducia e non ci sarebbe stata una discussione che io invece credo importante”. Oggi alla Camera sul dl Green Pass “si vota ancora e se accoglieranno altre nostre istanze, pensiamo a temi come le disabilità e provvedimenti per le famiglie in difficoltà, noi andremo a dormire contenti di aver fatto il nostro lavoro”.

Al Pd e a Enrico Letta che bollano la Lega di inaffidabilità, SALVINI replica: “il Pd è il partito dell’ipocrisia. È da un anno che tengono in ostaggio il Parlamento con l’omofobia. E l’autore del provvedimento, Alessandro Zan, sul suo libro scrive come un guardone che ha visto un leghista baciare un altro uomo. Magari in Parlamento ci sono 20 leghisti gay, mai io non glielo chiedo prima di candidarli. E guardi a Siena”, dove “sono spariti miliardi per una gestione che è stata da sempre dello stesso colore, il segretario Letta si candida. Veda lei. Per questo i suoi insulti mi scivolano addosso. Io lavoro per aiutare famiglie e imprese, lui è quello della patrimoniale e della tassa di successione”.

Redazione

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