Categorie: Politica

E’ già asse Meloni-Macron. Migranti, bollette e guerra nel primo “summit” ufficioso

Di fatto è uno sdoganamento per chi non ha tempo di aspettare l’implosione sociale dei problemi nel cuore dl’Europa. Il caro bollette, la crisi della guerra, l’energia che ovunque la prendi è un casino con la Germania che si mette di traverso, l’Olanda non ne parliamo. E quindi va da sè che la prima occasione utile per Giorgia Meloni di incontrare il presidente francese Emmanuel Macron sia diventato un primo summit, un trovare un’alleanza comune per andare avanti.

Al di là del noto “Trattato del Quirinale”, si legge in un twitter di Macron che “È in quanto europei, paesi confinanti, per l’amicizia dei nostri popoli, che con l’Italia dobbiamo proseguire il lavoro intrapreso. Farcela insieme, con dialogo e ambizione, è ciò che dobbiamo ai giovani e ai nostri popoli. Questo incontro, Giorgia Meloni, va in questa direzione”.

La nota di Palazzo Chigi è asciutta ma è lo stile Meloni: “Cordiale e proficuo confronto, di oltre un’ora, tra il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron. Nel corso del colloquio, seppur informale, sono stati discussi tutti i principiali dossier europei: la necessità di dare risposte veloci e comuni sul caro energia, il sostegno all’Ucraina, la difficile congiuntura economica, la gestione dei flussi migratori“.

Sta nascendo qualcosa di nuovo o, più semplicemente, in Europa si sta stabilizzando un nucleo che ha la benedizione certa di Washington? Si sgretola il pensiero che sia solo la sinistra “capace” di dialogare all’estero. D’altra parte, rispetto agli Usa, il dialogo col fronte repubblicano e Giorgia Meloni non è mica male.

Foto fonte Palazzo Chigi

Redazione

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