Categorie: Opinioni

Ricciardi ai cittadini: “State a casa e fatevi un esame di coscienza”. Ah sì, prof? E governo e Cts hanno la coscienza a posto?

di Stefania Piazzo – Viene da dire, senti chi parla. Il prof. Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, Roberto Speranza, ai microfoni di ‘Un giorno da pecora’ su Radio1, il tecnico che considerava non necessarie le mascherine (“ai sani non servono”, aveva dichiarato), che riteneva non necessari i tamponi a tutti (“solo a chi ha sintomi, l’appello dell’Oms test test test è per l’Afirca”, ndr), oggi ammonisce i cittadini. State a casa, dice, e fatevi un esame di coscienza. Come se chiudere le attività “produttive non necessarie”, come suggerisce, fosse una cosa che si digerisce la sera e la mattina è tutto a posto, soprattutto quando le misure d’emergenza non sono accompagnate da un ristoro economico, da un supporto vero. O no, prof. Ricciardi?

“Fatevi un esame di coscienza” a chi? Credo che la vicenda Inps sulel cassa integrazioni, il vuoto in cui sono lasciati i lavoratori autonomi privi di aiuto per i congedi parentali, il rincorrersi di Dpcm, di ordinanze regionali, sindacali, non sia un problema del cittadino, ma di totale confusione e mancanza di una strategia condivisa. Fatevelo voi l’esame di coscienza se in sei mesi Immuni è un disastro, se le asl non registrano i dati. Se i sanitari si sono infettati ancora… Fatevelo voi l’esame.

Tempestate di tamponi i calciatori. Ho amici infermieri che dopo il covid in primavera sono rientrati senza il tampone, perché i reparti erano in emergenza. Non ci crede? Massì che lo sapete. Amici e parenti che se lo sono fatti passare a casa, sperando di non andare in ospedale. Avete monitorato solo chi avete voluto voi, non un tampone alla carne da macello che è rimasta al lavoro, come i commessi, le cassiere, i cassieri, gli addetti vendita. I poveracci più esposti da mattina a sera. Per loro, ultimi della lista, senza protezioni, non avete degnato un minimo di attenzione, compassione, rispetto. Fatevi un esame di coscienza. Non li avete mai tamponati per principio.

Diteci le cose come stanno, già le avevate a quanto pare previste. Pensavate di spaventarci? Doveva arrivare Crisanti a tirar fuori per primo la storia del Natale? Tutti sotto coperta a vedere le reazioni? E poi, uno a uno, come i nanetti di Biancaneve, arrivano i tecnici a dire la stessa cosa. Epperò… se non facciamo i bravi non arriva Babbo Natale. Ma va?

I tamponi mancano, quelli rapidi sono stati osteggiati, le file ai drive in sono un insulto alla civiltà. Fatevi un esame di coscienza. I vaccini anti-influenzali sono la seconda parte della favola di Biancaneve. Arriverà il lupo e si mangerà la nonna? Fatevi un esame di coscienza.

Chi le scrive usa sempre la mascherina, tiene le distanze, non è andata in ferie all’estero, non prende i mezzi pubblici, non frequenta la movida. Evita ai propri genitori le uscite. Io come lei dice, la bolla sociale ce l’ho già.

Quanto all’ipotesi di un lockdown generalizzato, rivediamo quando lei afferma: “non ci sarà e non sarà necessario. Ma per far sì che questo non accada entro Natale bisogna farne alcuni adesso. Ieri la cancelliera Merkel ha detto una cosa che io credo il ministro Speranza comincerà a dire: state a casa, createvi la vostra bolla sociale perché in questo momento la circolazione del virus è talmente intensa che comportarsi normalmente non è possibile. Fatevi un esame di coscienza e cercate di salvarvi il Natale comportandovi così ora. Questo – conclude – è quello che dovrebbero fare i cittadini”.

E quello che farete voi? Perché ancora non lo abbiamo capito. O copiate, in ritardo, Crisanti, o ve la prendete con noi che rinunciamo alle visite specialistiche, che abbiamo padri e madri che si vedono rinviare, ancora, esami e interventi, mentre dal palazzo si pontifica.

E dite al commissario Arcuri di aprire i cassetti dei bandi Covid, perché ancora la Fondazione Openpolis, dopo reiterate richieste, si vede negato l’accesso agli atti sui documenti, di cui poco o nulla si sa. Arcuri potrebbe uscire per un momento dalla sua bolla? Un esame di coscienza mai?

Stefania Piazzo

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