Categorie: Opinioni

Fascismo-antifascismo, destra-sinistra. Autonomi… Non facciamoci distrarre dai vecchi schemi

di Cuore Verde – “C’è un clima da tregenda in Italia, alimentato da chi tenta di riportare la nostra Nazione ai drammatici anni Settanta . Non lo dobbiamo consentire”  Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. 

Temo che il “gioco di ruolo” di attrazione reciproca degli “antifascisti contro i fascisti” e dei “fascisti contro gli antifascisti”, sia alimentato, più o meno consciamente, da entrambe le “squadre” politiche o, perlomeno, da alcune frange delle stesse. Un sincero sentimento di nostalgia di ritorno al passato o una suggestione ipnotica di massa  prodotta dalla “lanterna magica” (nel mondo attuale, la televisione) di Gustave Le Bon?

Prima delle recenti elezioni regionali, i mass -media hanno dato molto spazio alla questione degli “anarchici”. In parlamento, alcuni esponenti del PD sono poi stati accusati di voler favorire anarchici e mafiosi sul 41 bis. La rissa a Firenze tra i giovani di “destra” e di “sinistra”. Rilancia la preside che intravede in questo episodio la rinascita del fascismo e scrive “agli studenti” una lettera moralistica in stile pedagogico.

Ritengo che la violenza vada condannata ma non si può banalizzare la storia riducendola ad un mondo di “buoni” che lottano contro i “cattivi”  per l’affermazione del bene assoluto contro il male assoluto. Sarebbe il mondo dell’odio assoluto. Il ministro dell’istruzione coglie l’occasione per redarguire la preside suscitando le proteste della sinistra.

La tragedia di Cutro. La neo-segreteria del PD accusa il governo per il naufragio e chiede le dimissioni del ministro dell’Interno. E poi la manifestazione a Firenze per un “sabato antifascista” e quella degli anarchici in libera uscita a Torino. Mi riferisco a questi fatti in relazione alla loro evidenza mediatica. Le “finestre di Overton”, tecnica con la quale si riesce a spostare gradualmente l’orientamento dell’opinione pubblica. In questo caso, una “polarizzazione” che induce il cittadino a schierarsi per l’una o l’altra “squadra”. Inutili discussioni che hanno il solo reale  effetto di dividere l’opinione pubblica su questioni da “politica da bar”.

Da notare, in questo gioco di “finestre” mediatiche , come sia scomparso il terremoto in Turchia con i suoi oltre 50.000 morti. La guerra in Ucraina. I mass-media ci informano che l’Ucraina sta vincendo ma nello stesso tempo sta perdendo e per questo dobbiamo continuare ad inviare le armi come si è affrettata a rassicurare prontamente la Schlein.

Indurre il popolo a ritornare a schemi sociali e politici del passato, significa che è in atto una vera propria restaurazione. In questo momento, siamo governati da minoranze politiche come evidenziato dalle imponenti percentuali dell’astensionismo. In una fase precedente, il popolo si era fidato degli asseriti “sovranisti” ma questi, poi, hanno sostenuto il governo dell’ex-governatore della BCE in aperta contraddizione  a tutti i loro proclami politici contro Bruxelles e contro l’euro. Ora il popolo si astiene. In massa. Si tenta quindi con un’operazione mediatica di ricreare dei contenitori politici per “captare” nuovamente il consenso e ricondurre all’ovile le miti pecorelle .

In questo senso, nonostante l’enorme prateria dell’astensionismo e il determinante voto “nordista” ottenuto alle primarie, ritengo che la Schlein non sia interessata a dare spazio ad un deflagrante “PD del Nord”.  Pratica la via della restaurazione chi si ostina a rifiutare di vedere i segnali di una crisi del consenso, ovvero, della democrazia, alla quale potrebbe seguire un improvviso e inaspettato crollo del sistema politico. Come al solito, saranno le questioni internazionali a determinare la nostra geopolitica interna. Da Napoleone in poi. In questo caso, saranno da valutare gli effetti sull’intera Europa del dopoguerra ucraino. A meno che non si voglia arrivare alla pazzia della guerra totale, prima o poi si dovrà fermare la guerra e giungere almeno ad una tregua. Con tutte le sue conseguenze.   

Stefania Piazzo

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