Dopo Google, anche Apple e Amazon hanno rimosso Parler, l’app che si era presentata come l’alternativa a Twitter e Facebook per “la libertà di parola” e subito diventata popolare tra i conservatori e gli esponenti dell’estrema destra americana. Sono milioni i sostenitori del presidente Donald Trump che si sono riversati su Parler dopo che Facebook e Twitter hanno cominciato a segnalare i suoi post per disinformazione e incitamento alla violenza.
E se ieri mattina Parler era l’app gratuita numero uno degli iPhone, ieri sera Apple ha ritenuto insufficienti le misure adottate per controllare e rimuovere contenuti che incitano alla violenza, seguendo quanto già fatto da Google e rimuovendola dal proprio Store. Infine è stata Amazon ad annunciare che rimuoverà oggi la app per le stesse violazioni, ma la sua decisione ha effetti ancora più dirompenti, perchè significa che la piattaforma sarà presto offline se non troverà un altro hosting.
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