Categorie: Opinioni

Abbiamo bisogno di statisti, non di megafoni urlanti in piazza

di Roberto Paolino – L’ultima polemica politica di questi giorni è il presunto viaggio di Salvini a Mosca, per andare in proprio a tentare una mediazione con Putin.

Le ultime notizie dicono che il Capitano abbia rinunciato ad andare i Russia, cosa scontata conoscendo le boutade del personaggio.
Un noto giornale ha pubblicato la notizia che Salvini avrebbe incontrato almeno tre volte l’ambasciatore russo a Roma per fare da mediatore di pace presso Putin.

La polemica è divampata perché il governo di cui fa parte anche la Salvini Premier, non sapeva nulla e a quanto pare l’intera vicenda non è piaciuta a Letta  e al resto delle forze politiche in maggioranza.
Insomma, Salvini non può fare a meno di essere al centro dell’attenzione e qualsiasi occasione è buona per farsi pubblicità.


Ma ci chiediamo: vi sembra normale che un segretario di partito, di maggioranza agisca in proprio, senza quanto meno sentire il bisogno di avvisare il governo di cui fa parte? E non si renda conto di quanto stia diventando patetico nel suo malriuscito tentativo di sostituirsi alla Farnesina?


E Draghi che fa? Sarebbe questo il governo dei migliori, con il presidente del consiglio più autorevole del mondo? Certo i partiti  di maggioranza hanno tuonato, minacciato la crisi, ma poi sono tornati mestamente in silenzio, in quanto “prima la poltrona” è il vero e unico motto che applicano ogni giorno.

E Salvini ha bisogno di stare in vetrina tutti i giorni, perché altrimenti i cittadini si dimenticano di lui, e questo conferma la volatilità del suo modo di fare politica, esclusivamente basato sui like nei social e su sui selfie  in quantità industriale.


Non passa giorno che il Gianburrasca della politica non ne combini una nuova, e non faccia brutte figure, tremiamo pensando cosa si inventerà ancora per stare al centro dell’attenzione e  siamo certi che all’estero se la ridono, seguendo le sue mirabolanti imprese.
Non si occupi di cose più grandi lui, faccia quello che serve; è evidente che la sua vita da   parlamentare gli impedisce di rendersi conto che il Paese sta affondando, i prezzi delle materie prime importate aumentano in modo esponenziale, dcausano forti incrementi dei prezzi di tutti i prodotti, con  inevitabile impoverimento dei cittadini, significativo e preoccupante.


Purtroppo per il Paese la crisi più  grave  degli ultimi 50 anni la devono governare Salvini e il governo Draghi, che in più di un occasione hanno dimostrato di non essere in grado di invertire la tendenza che sta producendo una bomba sociale difficilmente governabile con drammatiche chiusure di imprese alberghi e negozi. Insomma tutto il terziario è a grave rischio, nonché molti posti di lavoro.
Ci vorrebbe una classe politica coraggiosa competente che guardi al bene della popolazione e non solamente al proprio interesse elettorale. Qui sta il problema, abbiamo un disperato bisogno di statisti, purtroppo per noi abbiamo un pugno di politicanti  o megafoni urlatori di piazza, che guardano solo alle prossime elezioni quando invece dovrebbero guardare alle generazioni future.

Redazione

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