di Luigi Basso – La notizia è una bomba talmente devastante che i giornaloni italici la hanno ben nascosta perché fa a coriandoli la narrazione di regime sulla UE.
La Shell ha annunciato a sorpresa che trasferirà la sede mondiale da L’Aja in Olanda a Londra.
L’importanza economica della Shell, multinazionale del settore energetico e petrolifero di primo livello, è talmente evidente che è superfluo parlarne.
Al di là delle questioni politiche e fiscali, al di là della Brexit, sulla decisione ha certamente influito la decisione delle élite tecnocratiche di Bruxelles di adottare politiche di Green Economy, al di fuori peraltro di un mandato popolare e democratico, senza una discussione politica seria ed approfondita nei parlamento degli Stati membri (di certo non è una novità l’assenza di rappresentatività delle istituzioni UE).
Se il comportamento di Shell sarà seguito da altri soggetti economici danneggiati dalle scelte di Bruxelles, la Green Economy darà un colpo alla struttura tecnocratica europea micidiale.
E dopo la crisi del Covid non sarà facile da assorbire.
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