Nella rete di fiancheggiatori al servizio del boss mafioso Messina Denaro, c’è anche Massimo Gentile, un dipendente del comune di Limbiate, in provincia di Monza e Brianza. L’uomo è un architetto di 51 anni, originario di Erice, provincia di Trapani. Dal 2019 è dipendente comunale del paese brianzolo dove si occupa dei procedimenti del servizio Lavori pubblici. Gli investigatori del Ros sono risaliti a Gentile, ritenuto un insospettabile, grazie al ritrovamento di un appunto su una macchina. L’indagato è parente di Salvatore Gentile, killer ergastolano, marito dell’amante storica di Messina Denaro, Laura Bonafede.
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